Come un anno fa, ad agosto, nel tratto sud della spiaggia di Vignola è stata riscontrata la presenza dell’alga tossica Ostreopsis ovata. A differenza dell’anno scorso, non è stato ancora disposto il divieto di balneazione, ma il Comune ha avviato la fase di allerta per monitorare l’evolversi della situazione.
Nel punto di prelievo a 200 metri a sud di Punta Vignola è stata riscontrata una concentrazione di 11.280 per litro. Come previsto quindi dalla normativa, nel caso di una concentrazione tra 10mila e 30mila cell./litro è stata attivata la fase di allerta del piano di sorveglianza sanitaria che coinvolge tutta la spiaggia e il corrispondente tratto di mare.
Tale alga tropicale è sempre più presente nelle acque italiane (predilige soprattutto i tratti rocciosi) a causa delle condizioni favorevoli alla sua proliferazione, soprattutto l’aumento di temperatura dell’acqua, un ridotto moto ondoso e condizioni meteo stabili. La sua presenza è riscontrabile con la formazione, sott’acqua, di una pellicola brunastra dall’aspetto membranoso e gelatinoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo. Inoltre, spesso si osservano “fiocchi” e filamenti di consistenza gelatinosa in sospensione o schiuma rossiccia. Durante la fase di fioritura, in caso di forte vento o moto ondoso, si possono accusare problemi respiratori e irritazioni agli occhi.
Il sindaco Francesco Menna ha disposto l’apposizione di un’opportuna segnaletica per avvisare i frequentatori della spiaggia della presenza di tale alga.