Arap e NP Francavilla Wind hanno firmato un protocollo d’intesa per il potenziamento dell’offerta energetica e la promozione e sviluppo delle proprie aree industriali di competenza in vista del progetto di eolico offshore davanti alla costa vastese.
La società che ha stretto l’accordo con l’Agenzia Regionale delle Attività Produttive è infatti la promotrice del maxi progetto “Medio Adriatico” presentato al Ministero nel 2022 che ha l’obiettivo di produrre 800 MW grazie a 54 aerogeneratori (44 da 15 MW ciascuno e 10 da 14 MW, gli aerogeneratori previsti avrebbero un diametro di 112 metri) dislocati su una superficie complessiva di 12mila ettari che saranno interdetti a navigazione e pesca.
Con il protocollo d’intesa firmato nei primi giorni di agosto, Arap e NP Francavilla Wind gettano le basi soprattutto per l’uso delle aree retroportuali che assumeranno una primaria importanza nelle fasi di assemblaggio di un impianto così grande.
Le torri eoliche galleggianti, secondo il progetto, saranno posizionata a partire da un minimo di 25 chilometri (circa 14 miglia nautiche) al largo dal porto di Vasto, quindi, in acque extra territoriali (si tratta di un’area ricadente in Zona economica esclusiva). Il progetto, inoltre, prevede tre stazioni elettriche sottomarine e un cavidotto fino alla spiaggia di Postilli (Ortona) da dove, mediante cavi interrati, partirà il collegamento con la stazione elettrica di Terna di Cepagatti.
Come si legge nella delibera del cda Arap, dal progetto sono attesi importanti ricadute occupazionali considerata la dimensione del parco la cui realizzazione comporterebbe «un investimento complessivo di diversi miliardi di euro, con ricadute significative in termini di crescita della ricchezza prodotta a livello regionale, la necessaria creazione in loco di una filiera industriale complessa ed efficiente, il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale abruzzese, nonché il necessario coinvolgimento di Arap anche per i suoi principali fini istituzionali».
La potenza attesa da un impianto simile – 800 MW – rappresenterebbe quasi la metà dell’obiettivo dei 2 GW che l’Abruzzo dovrà raggiungere entro il 2030. Attualmente, la procedura è ancora in fase di istruttoria tecnica al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.