«Delegittimare le critiche, reprimere il dissenso e ridicolizzare gli avversari, pensando forse che questo sia lecito o forse che dia più autorevolezza», i gruppi di opposizione di San Salvo denunciano l’atteggiamento della maggioranza «visto nel consiglio comunale di mercoledì scorso, quando in occasione della discussione sul punto del Bilancio il nostro sindaco ha pontificato che le interpellanze, le mozioni e le interrogazioni presentate in questi anni dal centrosinistra farebbero l’interesse di privati (quali nello specifico?) e non sarebbero mosse dal reale desiderio di tutelare le persone, desiderio che invece apparteneva al “suo” centrodestra quando si trovava all’opposizione».
Fabio Travaglini, Emanuela Tascone, Michela Torricella, Marika Bolognese, Nicola Argirò e Giovanni Mariotti ribadiscono: «Vede caro sindaco, noi l’ultima pagella l’abbiamo ritirata tanti anni fa in occasione dell’esame di maturità quindi attualmente non abbiamo necessità di qualcuno che ci metta il voto. Se proprio vuole mettere voti, li metta alla sua maggioranza, dal momento che questa città è piena di problemi che la sua amministrazione si è mostrata non in grado di gestire, come ad esempio la manutenzione ordinaria che per alcune strade è diventata un optional, come ad esempio la sicurezza, come ad esempio i tanti parchi giochi per bambini non curati, come ad esempio la presa in giro dell’ambulanza senza medico e senza infermiere, come ad esempio i mezzi pubblici che portano i cittadini al loro luogo di lavoro divenuti più costosi, come ad esempio i negozi che anziché aprire chiudono perché sono in affanno, come ad esempio tanto e tanto altro che tuttavia non viene descritto dalla comunicazione propagandistica cui ci avete abituati».
«Ecco forse le pagelle inizi a prepararle per la sua giunta e giacché c’è anche per il presidente di Regione che lei stessa ha invitato in più occasioni a sostenere, magari otterremmo qualche risposta sul perché le persone in molti casi non possono più curarsi, sul perché all’ospedale di Vasto vengono accorpati reparti, sul perché le liste d’attesa sono ogni giorno più lunghe, sul perché oggi chi prende il pullman per andare a lavoro deve spendere di più. E su molto altro. Tutto questo mentre si racconta la favola del “tutto va bene”. Forse per qualcuno tutto va bene, certo non per le persone più fragili e svantaggiate che questo governo regionale e locale ha dimenticato».