Ponte Sente, quando Salvini diceva «ci rivediamo nell’estate 2024 per la riapertura»

«Vi do appuntamento a tra un anno per la sua riapertura. Potete contare su di me, come Molise e alto Molise, e sulla struttura del mio Ministero». Era il 31 maggio 2023, c’erano le elezioni regionali del Molise alle porte e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini raggiunse il viadotto “Longo” sul fiume Sente chiuso dal 2018 per un veloce sopralluogo: strette di mano, immancabili selfie e l’annuncio che nel giro di poco più di un anno il ponte sarebbe tornato percorribile.

Nonostante di acqua sotto quel ponte ne sia passata in quantità, oggi del cantiere non c’è alcuna traccia così come di notizie su un eventuale inizio dei lavori. Il sopralluogo di fine maggio 2023 era stato preceduto – ad aprile dello stesso anno – da un vertice a Roma al quale parteciparono i rappresentanti istituzionali di Abruzzo e Molise e che terminò con la foto di gruppo di rito e la promessa di lavori che sarebbero durati 10 mesi.

La storia del ponte che collega Alto Vastese e Alto Molise (nei Comuni di Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio) è l’ennesima prova dell’uso di temi di vitale importanza a scopo elettorale. Dopo le folate della primavera del 2023, infatti, passate le elezioni regionali molisane, sul viadotto chiuso dal settembre del 2018 scese il silenzio. Quest’ultimo tornò a rompersi tra i mesi di gennaio e febbraio 2024, ovvero poco prime della tornata elettorale regionale in Abruzzo del 10 marzo. A fine gennaio fu infatti sempre Salvini a dare per firmata la convenzione tra il proprio Ministero, l’Anas e la Provincia di Isernia, annuncio poi rilanciato con toni entusiastici anche dalla consigliera regionale uscente Sabrina Bocchino.

In realtà, quell’atto necessario per l’avvio dei lavori non era stato firmato, ma era in fase di revisione da parte del Ministero [LEGGI]. L’agognata firma sarà poi apposta il 7 marzo, a tre giorni dalle elezioni abruzzesi, con la previsione di uno stanziamento di 9 milioni di euro, a fronte dei 16 milioni necessari, che avrebbero dovuto assicurare una prima parte di interventi.
Di questi, ad oggi, non c’è neanche l’ombra. Qualche giorno fa il ponte è stato protagonista di un servizio del tg satirico Striscia la notizia, l’inviato Pinuccio ha intervistato il collega di Schiavi di Abruzzo, Francesco Bottone [GUARDA].
Chissà se nel corso di quest’estate, oltre a Pinuccio, compariranno il cantiere o lo stesso Salvini che tiene fede alla promessa.

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