Un’ora e mezza di amarcord per partorire la decisione di scrivere una lettera per chiedere rassicurazioni contro ponti e gallerie e reperire le risorse necessarie per la strada di collegamento tra Vasto Nord e Vasto Sud e i tratti non impattanti.
In un’aula gremita di sindaci, associazioni e cittadini, ieri pomeriggio, è andata in scena l’ennesima puntata del romanzo ormai ultraventennale sulla variante alla Statale 16. L’incontro fa seguito agli appelli alla costituzione di un movimento di Giuseppe Forte e Giuseppe Tagliente raccolti dal sindaco Francesco Menna. Per un’ora e mezza i singoli intervenuti hanno perorato la causa del progetto ritenuto migliore (variante di prossimità, variante larga, proposte di complanare ecc.) rappresentando plasticamente lo stallo che dura da oltre vent’anni: prese di posizione e ipotesi di cui si discute da anni in consigli comunali, convegni e dibattiti.
La nuova mobilitazione arriva dopo la comunicazione da parte di Anas dell’avvio dei rilievi ambientali per la realizzazione del tratto parallelo alla Statale 16 (dietro la stazione) da Vasto Marina-San Salvo Marina. Pur non avendo impatti su Vasto, è vista da Forte & Co. come il primo passo del progetto osteggiato dall’intero consiglio comunale: «Anas sta facendo la furbetta – ha detto il consigliere comunale del Pd – perché una volta realizzati quel tratto e la rotatoria a Vasto Marina, i vastesi non potranno più opporsi al progetto che prevede tunnel e viadotti. Ancora una volta Vasto deve dare tutto per non avere nulla».
Critico sull’«eccessiva atmosfera di terrorismo» l’ex consigliere Edmondo Laudazi che, prima di addentrarsi tra i vari progetti accusa: «Parlano molti che non ne sanno nulla, anche ex amministratori. Non è il momento delle battaglie furibonde perché il progetto più impattante non si farà, il consiglio comunale ha già votato contro». Il consigliere provinciale Carlo Moro nel perorare la causa della strada di collegamento Vasto Nord-Vasto Sud da sviluppare sulle strade già esistenti di Valle Cena [LEGGI], fa sapere che «la prossima settimana la Provincia di Chieti pubblicherà il bando di gara per la realizzazione del progetto esecutivo».
Ad alzare la tensione e il tono di voce è l’ex sindaco Tagliente che nel suo accalorato intervento – iniziato con la citazione del comunista Mao Tse-tung, «Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente» – chiama direttamente in causa San Salvo (presente la prima cittadina Emanuela De Nicolis e il vice Eugenio Spadano): «È il caso di aprire un contenzioso con l’Anas. C’è bisogno di una proposta condivisa, non ci si può dividere cara sindaca di San Salvo (accusata poi di protendere per la soluzione che favorirebbe maggiormente la propria città, nda). Bisogna aprire un tavolo con un’idea condivisa a monte, un’idea con valenza strategica. La “variante larga” (quella citata da Moro) riporta al centro un comprensorio che si sente orfano, un raccordo anulare che crea un’osmosi tra costa ed entroterra. È una premessa per una grande area urbana contro la Grande Pescara che causerà una desertificazione di questo territorio».
A replicare duramente è De Nicolis: «San Salvo ci crede molto nel territorio. Ho ascoltato molte affermazioni assurde e gravi. È gravissimo dire che la Regione non è contro il progetto impattante per Vasto, lo ha messo per iscritto. Stiamo facendo una caccia alle streghe. Con Menna pare avessimo trovato una quadra: cercare risorse per entrambe le infrastrutture (la variante larga e il tratto San Salvo Marina-Vasto Marina, nda), invece oggi si riparte da zero. L:’Anas ci dice “vi faccio una strada in più”, noi diciamo “no”, ma cosa stiamo raccontando? Il tratto che Anas vorrebbe realizzare non favorirebbe solo San Salvo, ma riguarderebbe soprattutto Vasto Marina togliendo i mezzi pesanti dalla zona di alberghi e abitazioni, noi non abbiamo strutture ricettive sulla Statale 16. Siamo assolutamente d’accordo sul “no” a progetti impattanti, anche la Regione è d’accordo sull’evitare gallerie e viadotti. Ritroviamo l’unità di intenti».
La seduta quindi si è chiusa con l’intenzione di scrivere, dopo le elezioni del prossimo fine settimana, una «lettera firmata dai sindaci che chiedono alla Regione, ad Anas e Ministero un incontro per dare serenità massima su ponti e gallerie e sbloccare risorse per la variante di Valle Cena e per tutto ciò che non è impattante sul territorio e innestare questa vicenda con le opere di urbanizzazione per il nuovo ospedale».
È possibile riguardare la diretta della seduta a questo indirizzo: https://www.facebook.com/sindacovasto/videos/459204927003108/