Il Coro Cai dell’Aquila alla chiesa della Madonna del Carmine per festeggiare l’associazione vastese

Proseguono gli appuntamenti della Sezione Cai di Vasto per celebrare il proprio “cammino da oltre 25 anni”. Ricorre infatti in questo anno il 25° anniversario della sua fondazione e l’associazione lo sta festeggiando con una serie di eventi per testimoniare la propria presenza in città.

Sabato 8 giugno, nella chiesa della Madonna Del Carmine (via Vescovado 17), alle 18.00, l’associazione proporrà alla cittadinanza una serata con il Coro Cai de L’Aquila perché ritiene che «il canto rappresenti non solo una modalità per stare assieme e condividere sentimenti ed emozioni di appartenenza ad un gruppo, ma “una delle forme espressive più importanti tra le culture nel mondo: per diffusione territoriale, per datazione storica e per modalità di comunicazione… il canto popolare è l’espressione spontanea di Genti e ne interpreta i sentimenti, le aspirazioni e testimonianze: in esso si rispecchiano vari fattori ambientali, le tradizioni e le rievocazioni” (cit. Centro Nazionale Coralità del Cai Centrale)».

Nato nel 2011, a due anni dal sisma, Il coro Cai L’Aquila, gruppo appartenente alla sezione di L’Aquila, comincia l’attività per iniziativa di uno dei suoi soci, Nicola Boschetti. Con l’obiettivo di diffondere la tradizione del canto popolare abruzzese ed aquilano, canti tradizionali degli alpini e della montagna, il coro si è affermato partecipando a diverse manifestazioni canore sia in ambito regionale che nazionale. Diretto dal maestro Giulio Gianfelice, diplomato in pianoforte presso il conservatorio “A. Casella” di L’Aquila e svolge la sua attività artistica sia come solista che con diverse formazioni cameristiche e nel 1994 si perfeziona in direzione d’orchestra. 

Con tale evento il Cai di Vasto vuol dare voce alla cultura delle montagne e di tutti coloro che le amano e le vivono: «È un modo per promuovere l’immagine dell’ambiente montano diffondendo al contempo i valori dell’associazionismo e del volontariato di cui il Cai è interprete e promotore».

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