Evangelista: «Stagione da incorniciare. Sporting San Salvo, insieme per continuare a vincere»

A due mesi dalla vittoria del campionato di Serie D, l’entusiasmo non è ancora svanito via. Ci sono stati i giorni della meritata festa ma, lo Sporting San Salvo ha già acceso il motore in vista della stagione 2024/2025. Quella che vedrà i biancazzurri confrontarsi con la C2, ripartendo da Ivan Evangelista. Il giovane allenatore casalese, al quarto anno di allenatore ha conquistato un altro primo posto, il secondo in carriera. In 20 partite di campionato cammino netto con 18 vittorie e 2 sole sconfitte, dominio assoluto e promozione strameritata. Nel ripercorrere le tappe di una stagione da incorniciare Evangelista ha confermato che l’avventura a San Salvo proseguirà con l’obiettivo comune di andare incontro ad altre vittorie.

Ivan Evangelista, in estate hai detto sì al San Salvo, dopo quasi un anno vi siete regalati la promozione, a due mesi dal trionfo la gioia è ancora tanta?  «Assolutamente sì, la gioia è ancora tanta soprattutto per il percorso che abbiamo fatto. Vincere al primo anno con un progetto nuovo è sempre bello».

Vincere non è mai facile, con i biancazzurri avete dominato la scena, ti aspettavi un percorso così netto?  «Le ambizioni della scorsa estate erano tante, da parte mia e della società. Dopo l’uscita dalla Coppa però avevo capito che serviva spingere più forte per raggiungere l’obiettivo promozione».

Un gruppo con tanti elementi esperti che ha seguito alla lettera le indicazioni di un giovane allenatore, è stata una delle chiavi per vincere? «Gruppo fantastico composta da uomini e giocatori che mi hanno seguito dall’inizio alla fine. Con i più esperti c’è stato un confronto continuo, loro mi hanno dato tanto e viceversa».

Come ti hanno convinto i sansalvesi ad accettare la panchina biancazzurra? «Non c’è voluto molto in realtà. La mia stagione precedente era stata tribolata, la voglia era venuta un po’ meno ma la chiamata dello Sporting San Salvo ha riacceso la fiamma dell’entusiasmo. Ho accettato subito perché la voglia di rivincita era tanta».

Quali corde hai toccato durante la stagione per raggiungere la promozione? «Sicuramente come ho detto anche prima,ad inizio stagione eravamo stati subito eliminati dalla coppa e alla seconda giornata di Campionato siamo stati battuti dal Palmoli,una squadra di ragazzi che venivano tutti da un under l’anno prima. Da lì è scattato qualcosa in me e nei miei ragazzi, ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che questo campionato non ce lo avrebbe regalato nessuno, quindi abbiamo lavorato,lavorato e ancora lavorato e finalmente, come si dice se il lavoro ripaga sempre in questo caso ci ha ripagato alla grande».

Venticinque anni ancora a compiere ma già due primi posti in quattro stagioni da allenatore, numeri quasi da record? «I numeri positivi mi rendono sempre orgoglioso ma anche le sconfitte mi aiutano a migliorare. In queste quattro ultime stagioni c’è anche un playoff ma devo dire che da soli non si va quasi mai da nessuna parte. I successi arrivano soprattutto grazie al lavoro di squadra, ascoltare i consigli, confrontarsi e poi il mio motore è la passione che nutro verso questo sport sin da piccolo».

Archiviata la promozione è tempo di guardare al futuro, sarai ancora sulla panchina dello Sporting San Salvo? «Con la dirigenza biancazzurra ci siamo confrontati nelle scorse settimane trovando l’accordo per proseguire insieme questa avventura. Lo Sporting San Salvo è una realtà sana e limpida, merita altri successi. Tra dirigenti e giocatori nonostante gli impegni lavorativi tutti dedicano anima e corpo per la maglia biancazzurra e colgo l’occasione per ringraziarli ancora una volta, sono tutte persone fantastiche».

Guardando alla prossima stagione in C2 ci sarà anche il personale derby con il Real Casale, da casalese doc saranno incroci particolari? «Sarà molto emozionante affrontare la squadra che mi ha lanciato da allenatore e dove ho vinto il mio primo campionato. Ora però sono un tesserato dello Sporting San Salvo e quando ci incontreremo vorrò vincere ad ogni costo».

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