Il dipartimento Territorio-Ambiente della Regione (servizio Valutazioni ambientali) si è espresso con un rinvio riguardo la valutazione di incidenza ambientale (Vinca) del progetto di parco eolico della società Furci Collechiesi. Il parco proposto al ministero dell’Ambiente prevede 9 aerogeneratori tra i territori di Scerni (3), Cupello (2), Atessa (1), Furci (1), Monteodorisio (1) e Gissi (1) dalla potenza complessiva di 40,5 MW.
Il comitato CCR-VIA riconosce l’assenza o l’insufficienza di documentazione soprattutto riguarda la fauna presente, aspetto che era stato sottolineato anche dai Comuni e dagli altri portatori d’interessi che si oppongono al progetto soprattutto riguardante gli studi effettuati solo su bibliografia non più aggiornata.
In particolar modo la società dovrà:
«Indicare una proposta di cronoprogramma specificando durata e periodo dell’intervento nel rispetto del periodo di riproduzione e di migrazione delle specie tutelate dalle aree Natura 2000 interessate dall’intervento.
Effettuare un monitoraggio della fauna secondo le linee guida della Regione Abruzzo sui parchi eolici che dispongono che: “per le installazioni eoliche sulle aree critiche è obbligatorio che il proponente conduca: un monitoraggio di almeno un anno per lo studio della fauna, l’analisi di eventuali impatti e della presenza di colonie di chirotteri. Lo studio dovrà essere condotto secondo i criteri definiti dal metodo Baci (Before and After Control Impact) e dovrà prolungarsi anche durante la fase di cantiere e per ulteriori due anni dopo l’avvio dell’impianto; ciò consentirà di definire con precisione l’impatto effettivo dell’opera sulla fauna locale”.
Valutare l’opportunità di produrre proprie controdeduzioni alle osservazioni, pervenute durante il periodo di consultazione del procedimento di Via nazionale, sugli aspetti relativi alla biodiversità».