Del Casale: «Enjoy, rammarico finale ma il mio giovane gruppo mi ha dato grandi soddisfazioni»

Il sogno per l’Enjoy Volley Vasto della promozione in serie C maschile è sfumato nella gara 2 dei Play-Off promozione contro la Virtus Volley Paglieta, che esce vittoriosa dalle ultime due combattute sfide. La prima, in terra paglietana, aveva visto la formazione di De Angelis imporsi con un 3-2 finale (36/34, 24/26, 23/25, 25/22, 15/7) dopo più di tre ore di gioco, in un match equilibrato e sempre combattuto “sul filo di lana”. La gara 2 disputata invece al “Pala Centofanti-Natale” di Vasto davanti a quasi 200 spettatori ha visto la formazione vastese di coach Del Casale partire bene nel primo parziale (25-21), ma poi subire la rimonta degli ospiti, fino all’1-3 finale.

In casa Enjoy c’è tanto rammarico per la promozione sfumata solo ai titoli di coda, ma anche la piena consapevolezza di essere andati oltre le aspettative, alzando l’asticella nel percorso di crescita di una squadra molto giovane e dall’età media di 22 anni.

Così, a stagione finita, ne ha tracciato un bilancio coach Luigi Del Casale, esperto allenatore vastese e da più di 9 stagioni nella squadra della presidente Borselli: «l’obiettivo stagionale era quello di consolidare una rosa di giocatori di prospettiva proveniente dal settore giovanile e che aveva ben figurato nel precedente campionato di serie. Bisognava portare avanti le tecniche apprese in precedenza e sintetizzarle nel gioco più evoluto che potevamo esprimere anche grazie all’arrivo di due giocatori più esperti che avevano proprio il compito di alzare l’asticella sotto il profilo tattico e della velocità di palla. Ai più giovani, per contro, era richiesto di assorbire la presenza dei nuovi elementi e capire che, tramite il lavoro in palestra, era possibile migliorarsi e migliorare».

Sull’analisi tattica e prestazionale della sua squadra, l’allenatore vastese è più che soddisfatto delle risposte avute durante la stagione: «siamo andati ben oltre le aspettative. Sul lato tecnico siamo cresciuti in maniera evidente, riuscendo a portare, in alcune partite, la ricezione positiva oltre l’asticella del 70%, anche in gare in cui l’aspetto emotivo e la pressione erano significativi e gli avversari godevano di un buon servizio. Sul piano del gioco, vero snodo di quest’anno, abbiamo riscontrato una evoluzione significativa da una pallavolo con schemi semplici ad un gioco più complesso e consapevole di poter sfruttare le ricostruzioni con l’attacco al centro, per mettere in difficoltà il muro avversario e, quindi, per avere un buon “ritmo” nel cambio palla.

Anche guardando dalla prospettiva del gruppo e della coesione creatasi all’interno dello spogliatoio, Del Casale “coccola” i suoi ragazzi, le cui reazioni sono andate oltre le aspettative: «ho avuto la fortuna di vedere giorno dopo giorno la crescita di uno spogliatoio fatto di tanti bravi e leali ragazzi, disposti al lavoro e al sacrificio. Non sono mancati momenti poco sereni ma con la volontà e la filosofia “enjoy” fatta propria da tutti noi di lavorare bene anche quando non si è al massimo, siamo riusciti a mettere sempre in campo una squadra competitiva avendo a disposizione una rosa davvero completa.»

Resta il rimpianto dell’ultimo scorcio di stagione, ma l’annata, coronata anche dalla prestigiosa vittoria della Coppa Abruzzo di serie D (la seconda consecutiva) è stata avvincente e piena di soddisfazioni: «l’esperienza e le forti individualità dei nostri avversari del Paglieta sono emersi alla distanza e forse ci è mancata quella cattiveria agonistica che si acquisisce solo disputando tante gare di questo livello e che la nostra giovane età anagrafica non lo consente al momento. I nostri avversari potevano contare, ad esempio, su un attaccante opposto dalla media di 40 punti a partita e che, nella sola gara 1 della finale di promozione, ha messo a referto ben 39 punti personali su 65 totali di squadra: nonostante questo, abbiamo colto l’occasione e la sfida di affrontare un giocatore di un’altra categoria mettendo in campo tanti atleti che non hanno ancora compiuto la maggiore età».

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