Le fermate autobus non a norma degli agglomerati industriali di Atessa e Paglieta saranno adeguate, ma le spese ricadranno sulle singole aziende che se le ritroveranno nei futuri canoni consortili Arap. Lo si apprende dalla delibera dell’Agenzia regionale delle Attività produttive dell’8 maggio scorso: costi per 203mila euro per «riqualificazione e adeguamento della sicurezza delle fermate degli autobus» che saranno spalmati sulle prossime bollette.
Se da una parte la vicenda va verso la soluzione, dall’altra non passa inosservato il fatto che i costi per le necessarie migliorie peseranno sulle aziende che già pagano i canoni consortili e lamentano la scarsa manutenzione di strade e infrastrutture e l’assenza di servizi. Da parte propria, l’agenzia regionale, da tempo, tra le righe afferma di non poter intervenire con fondi propri attendendo così – soprattutto per le strade – eventuali stanziamenti dalla Regione [LEGGI].
La vicenda delle fermate non a norma aveva sollevato numerose proteste tra i lavoratori che avrebbero dovuto compiere a piedi lunghi e rischiosi tragitti [LEGGI].