«Ho visto i potenti ed i poteri muoversi in ogni modo per demolirci». Marco Antenucci, candidato sindaco della lista Cupello nel cuore, parla di «macchina del fango» dopo la spaccatura che si è consumata nell’opposizione, che si presenta divisa alla sfida con l’amministrazione comunale presieduta da Graziana Di Florio.
«La settimana scorsa – scrive Antenucci – ho lanciato la mia candidatura a sindaco di Cupello e a tal proposito vorrei aprire una piccola riflessione, da semplice uomo di principi cristiani, sulle varie vicende che si sono susseguite in queste ultime settimane.
Prima fra tutte: vorrei porgere l’attenzione sulla vicenda del Partito Democratico di Cupello, che ha visto coinvolta una mia cara e stimata amica. Premetto che sono sempre stato lontano dalle dinamiche dei partiti politici, non ho infatti tessere di partito, sono un civico e tale resterò. Tutto il mio operato è sempre stato rivolto a garantire opportunità e benefici alla mia comunità, alla mia amata Cupello. Oggi però sono fortemente confuso e deluso. Ci sono persone che si ritengono segretari di circolo per aver ottenuto, con battaglie legali, questi titoli semplicemente per puro arrivismo personale. Queste persone sono arrivate a chiedere sanzioni disciplinari, a chiedere l’illegittimità degli iscritti a quello che si ritiene oggi il “proprio circolo” o meglio, il proprio giocattolo. Queste persone sono le stesse che oggi difendono a spada tratta una lista con un’esponente di estrema sinistra con ideologie alquanto discutibili.
Queste persone poi definiscono ‘terza lista’ di disturbo persone civiche del paese, che vivono la comunità con amore, con spirito di servizio, con voglia di fare e che ogni giorno scelgono di donarsi al prossimo senza alcun interesse personale. Queste persone sostengono strani personaggi che entrano casa per casa, fin dentro le nostre famiglie, per sporcare la reputazione di persone semplici e di buon cuore, le stesse persone che ben cinque anni fa costruirono una lista e giocarono la partita a favore dell’attuale maggioranza, ancora per poco in carica.
Ho l’umiltà di dichiarare pubblicamente che non conosco la gestione dei partiti e le sue dinamiche e non condivido la macchina del fango che si sta riversando in questi giorni a danno di persone innocenti. Ho sempre messo al primo posto il rispetto per il prossimo, anche e sopratutto degli avversari, perché ritengo che siamo tutti fratelli su questa Terra. Oggi però sono sbigottito e pieno di una profonda delusione dinanzi a tanta cattiveria e a tanto scompiglio. Non avrei mai immaginato tanta sporcizia, provo disgusto nel vedere persone, con cui ho sempre avuto un confronto aperto ed un dialogo sereno, arrivare a compiere azioni fratricide per demolire umanamente il prossimo, calpestando e rinnegando il sangue del proprio sangue.
Ho visto i potenti ed i poteri muoversi in ogni modo per demolirci, per sporcare ad ogni costo il nostro progetto, con azioni volte a boicottare la nostra lista, distruggendo psicologicamente e politicamente persone a me vicine, buone e oneste, cercando di corromperle e promettendo loro incarichi di ogni tipo. Mi dispiace per voi ma non ci siete riusciti e mai ci riuscirete.
I nostri valori ed i nostri ideali non sono in vendita. So che siete rimasti delusi nel vedere come con coraggio e con forza abbiamo creato un progetto valido per il nostro paese che si pone come unica e vera alternativa a tutti voi.
Quanto a me, non mi cambierete mai. La bonta, l’onestà e la lealtà sono i valori che hanno sempre illuminato la mia vita e che continueranno ad essere il mio faro sopratutto in questo percorso. Credo nella politica come spirito di servizio ed è solo ed unicamente per questo motivo che ho scelto di candidarmi a sindaco. Nessuna aspirazione o pretesa personale quindi. Saranno i cittadini, se lo riterranno opportuno e se sceglieranno di credere in me e di riporre la loro fiducia in me e nella mia squadra, che democraticamente ci eleggeranno. Mi auguro, come già detto – conclude Antenucci – che questa tornata elettorale possa riprendere la strada della serenità e del rispetto reciproco, e che l’attenzione torni sui programmi e sulle idee per il nostro paese, che è ciò che ai cupellesi interessa».