Non è una rivoluzione. Non lo sarebbe stata comunque, perché le persone sono le stesse. Non è una rotazione completa, ma un parziale rimpasto di deleghe, quello messo in atto da Francesco Menna. Dodici giorni dopo la revoca degli incarichi agli assessori, il sindaco di Vasto presenta dell’aula consiliare Vennitti prima il programma, poi l’assetto di giunta. Sono 142 i punti programmatici da attuare, impresa non facile, nel giro di due anni. Otto le priorità [LEGGI]. L’azzeramento della giunta pareva il prologo di un energico rimescolamento. A conti fatti, non lo è stato. Tra gli assessori, c’è chi sorride perché ha più di prima, chi conserva quello che aveva e tira un sospiro di sollievo e chi dovrà cimentarsi, dopo anni, in nuovi settori.
Chi sale
Nell’assessorato assegnato Nicola Della Gatta si unificano la cultura (conferma) e il turismo (novità), che va a braccetto col demanio. A Paola Cianci restano le politiche giovanili, cui si aggiungono l’istruzione e i servizi cimiteriali.
Cambi
Cambiano quasi tutte le deleghe di Anna Bosco. Da otto anni si occupava di scuole e da tre di commercio e attività produttive. Le prime vanno a Paola Cianci, il secondo a Licia Fioravante, che resta vicesindaca mantenendo i Lavori pubblici, ma cede il turismo a Della Gatta. Menna affida a Bosco il welfare e l’inclusione sociale (per tre anni gestiti da Della Gatta), le politiche comunitarie (che già aveva fin dal 2016), il lavoro e le politiche per la casa.
Tutto uguale (o quasi)
Alessandro d’Elisa e Carlo Della Penna conservano le materie che hanno dal 2021: urbanistica e servizi manutentivi, cui si aggiunge la digitalizzazione e le politiche energetiche (dovrà stipulare il nuovo contratto sulla pubblica illuminazione, ha annunciato Menna. Sport, sicurezza e polizia locale restano a Carlo Della Penna. Gabriele Barisano continuerà a gestire le politiche per l’ambiente (compresa la Via Verde della Costa dei Trabocchi) e unirà il patrimonio comunale ai tributi.