Fumata nera per la Baomarc al Ministero, sindacati: «Risposte insufficienti, rispettare gli impegni»

Restano forti perplessità dopo l’incontro di oggi a Roma al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla situazione della Baomarc. L’azienda della Val di Sangro fa capo alla multinazionale siderurgica cinese Baowu, primo fornitore di acciaio piano per la Stellantis.

La vertenza è di vecchia data: la Baomarc nel 2018 ha rilevato il sito, l’ex-stabilimento Honeywell al costo simbolico di 1 euro con l’impegno sottoscritto in sede ministeriale di procedere all’assunzione di 162 dipendenti dell’ex multinazionale americana in due fasi. Finora, nonostante le sollecitazioni dei sindacati in Regione, l’azienda non ha rispettato l’accordo sottoscritto e ha assunto solo 70 dipendenti dell’ex-Honeywell. Tra gli altri impegni presi c’era anche la realizzazione, sempre in Val di Sangro, di uno stabilimento per il taglio delle lamiere che avrebbe occupato 52 lavoratori: anche su questo fronte non ci sono novità.

«Oggi – spiega la segreteria nazionale Fim Cisl – i vertici aziendali rappresentati dal dott. Novarino e dal dott. Ciriego, hanno giustificato il mancato rispetto dell’accordo del 2018 su fatto che a loro dire, si è verificato in questi anni, tra pandemia e crisi, un calo delle commesse da parte di Stellantis, loro unico committente, del -48% questo, insieme alla richiesta di rinegoziazione del contratto da parte di Stellantis che ha generato una controversia commerciale ha rallentato il piano industriale del gruppo e quindi delle assunzioni».

Per la Fim le giustificazioni dell’azienda non sono sostenibili «visto che l’accordo e la scelta di Baomarc rispetto ad altri concorrenti fu determinata anche e soprattutto in funzione del numero di assunzioni. L’azienda quindi resta per noi inadempiente rispetto all’accordo sottoscritto l’11 dicembre del 2018 al MiSE che prevedeva a fronte della cessione simbolica del plant ex-Honeywell di 1 euro a Baomarc l’investimento di 30 milioni di euro e l’assunzione in due fasi: subito 110 lavoratori e poi 52, rispetto ai circa 400 dipendenti ex-Honeywell».

«Le giustificazioni che l’azienda ha posto al tavolo non trovano quindi oggettivo riscontro visto il mancato rispetto anche della fase uno dell’accordo che doveva prevedere 110 assunzioni – conclude il sindacato – Il Governo da parte sua si è impegnato a monitorare la situazione di Baomarc anche rispetto agli accordi con il monocommittente Stellantis e sollecitato un confronto tra organizzazioni e azienda con il supporto della Regione per riaggiornare il perimetro delle assunzioni rispetto al bacino dei dipendenti e riconvocare, entro la prima metà di luglio 2024, un tavolo al Mimit».

Critica anche la Fiom che ha ribadito la necessità «di convocare in modo chiaro e certificato tutti i lavoratori ex Honeywell non ancora assunti per chiarire la situazione e individuare chi sia effettivamente interessato all’assunzione. Riteniamo che l’incontro ministeriale, sia stato convocato troppo presto rispetto all’esito del contenzioso commerciale tra Baomarc e Stellantis, e ha espresso perplessità per il fatto che il Ministero abbia rimandato la discussione alla Regione e alle organizzazioni sindacali. Abbiamo chiesto un intervento urgente della Regione per affrontare la questione ex Honeywell e sottolineando l’importanza di diversificare la produzione e la clientela».

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