Esordio assoluto e assist per il decisivo pari: la Vastese si coccola baby Alfonso Ventrella

La mole di occasioni create, nel corso dei novanta minuti, lascerebbe intendere che il pari della Vastese è amaro. Averlo trovato però allo scoccare del novantesimo ha rallegrato i biancorossi che hanno tenuto lontano una diretta temibile come il Capistrello ma soprattutto mosso la classifica toccando quota 41.

Serviranno altri tre passi, per tagliare il traguardo della salvezza diretta con i 44 punti, ecco perché sarà obbligatorio vincere domenica pomeriggio (21 aprile, ore 15) all’Aragona contro i vicini cugini della Virtus Cupello già salvi. Sarà una settimana decisiva, ma provando a riavvolgere il nastro a domenica pomeriggio non è passata inosservata una giocata, decisiva, per uscire dalla Marsica imbattuti.

Mister Pellicori, sotto di un gol e alla disperata ricerca del pari, nei minuti finali (al posto di Martiniello) ha buttato nella mischia Alfonso Ventrella, giovanissimo attaccante classe 2007 alla prima assoluta con la maglia della sua città. Vastese doc, figlio d’arte ripensando a suo papà Giorgio Ventrella tra i totem del calcio biancorosso vestendo anche i gradi di capitano dell’allora Pro Vasto con la lunga militanza dalla C2 fino alla Promozione.

A diciassette anni (compiuti nei giorni scorsi), da “sotto età”, con 7 gol è stato protagonista nel campionato regionale juniores ma, Alfonso, ha contribuito al pari della prima squadra. L’emozione non lo ha tradito, entrato in campo con la giusta concentrazione al novantesimo si è reso protagonista dell’assist in campo aperto poi sfruttato alla grande dal 2004 Falzone. Azione partorita da due giovanissimi, 36 anni in due e decisivi nella corsa salvezza dei biancorossi. Un altro vastese in campo nella stagione che ha già visto tanti giovani locali imporsi in prima squadra. A partire da capitan Valerio, passando per i 2004 Menna e Sputore fino ad arrivare ai 2005 Martiniello e Stanisci. Alfonso Ventrella ha mosso solo il prima passo con la prima squadra della Vastese lasciando già un piccolo ma importante segno, a diciassette anni ha una voglia matta di mettersi in mostra e perché no, con la maglia della sua città, raccogliere l’eredità di papà Giorgio.

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