“Cupello Boxing Day”: Amedeo Maurizio pronto a far festa dentro casa

Tanta boxe sul nostro territorio, domenica 14 aprile dal tardo pomeriggio (ore 19) fino a sera inoltrata spazio al “Cupello Boxing Day”. Evento organizzato in memoria di Rocco Maurizio, storico allenatore della Vasto Ring e padre del pugile professionista cupellese Amedeo Maurizio.

Proprio l’esperto pugile quarantaduenne di Cupello, accompagnato dall’allenatore Maurizio Pandolfi, in casa propria, sarà il grande protagonista della serata con il combattimento “pro”, nella categoria superwelter (69.85 kg) dove sfiderà il sardo Claudiu Lacatus. Teatro della serata sarà il Palazzetto dello Sport di via Alcide De Gasperi di Cupello ma l’antipasto ci sarà domani, sabato 13, dalle ore 18:30, con la presentazione dell’evento nella sala multimediale “Enrico Mattei” nel palazzo comunale, sempre a Cupello.

Domenica sera non mancherà la presenza di Stefano Ramundo, leader della Vasto Ring ma soprattutto campione italiano dei superleggeri. Domenica che vedrà la riunione pugilistica, con l’esibizione di combattimento dei bambini, e i match tra pugili della categoria Dilettanti ufficiali, in diverse categorie di peso: Junior (14-16 anni), Youth (16-18 anni), Élite (over 18).

L’evento, promosso da ASD Vasto Ring Fight Club Boxing Academy, è patrocinato dall’ASD Circolo Tennis di Cupello e dalla Federazione Pugilistica italiana. «Cupello Boxing Day rappresenta solo il primo di una lunga serie di eventi – le parole di Marco Antenucci, organizzatore e promotore dell’evento – nasce dalla passione per lo sport, dalla voglia e dall’intento di riportare Cupello al centro di tutte le discipline sportive.

Mauruzio (al centro) con Ramundo e Pandolfi

Vogliamo ripartire dalla boxe perché, oltre alla passione che mi lega a questa disciplina, è stato ed è da sempre uno sport in cui il rispetto per il prossimo è alla base. Ho personalmente visto in questi anni il grande rispetto e la particolare attenzione all’altro che c’è tra i ragazzi che si sfidano negli allenamenti e nelle competizioni, è sorprendente il fatto che sembra di far parte di un’unica grande famiglia. Il mio ringraziamento va soprattutto a mio figlio che dopo vent’anni ha fatto riaccendere in me la scintilla e la passione per la boxe, sempre nutrita. Un ulteriore grande ringraziamento a tutta la grande famiglia della boxe, tra cui il campione Stefano Ramundo che ha regalato un sogno a tutti noi, conquistando un titolo importante che da lustro al nostro territorio».

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