Mattinata nel Vastese per l’ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Abat Fayzullaev. Il rappresentante del Paese asiatico è stato accolto in Comune prima a Vasto e successivamente a San Salvo. La visita del diplomatico ha l’obiettivo di una maggiore conoscenza delle realtà produttive e agroalimentari del territorio, anche con prospettive turistiche per sviluppare una fruttuosa cooperazione.
Nella sala consiliare vastese è stato ricevuto dal sindaco Francesco Menna insieme agli assessori Anna Bosco, Nicola Della Gatta, Licia Fioravante e al segretario comunale Pasquale De Falco. L’ambasciatore è stato salutato dagli alunni della Nuova direzione didattica che hanno cantato l’inno nazionale italiano e per l’occasione hanno disegnato la bandiera dell’Uzbekistan.
«Abbiamo tanti ambizioni soprattutto – ha detto il sindaco Menna rivolgendosi a Fayzullaev – di stringere accordi commerciali, industriali e di sviluppo turistico con il vostro popolo. Sono tante le caratteristiche e affinità che ci uniscono». L’ambasciatore ha espresso apprezzamento per le bellezze di Vasto e ha ringraziato per la calorosa accoglienza.
Dopo la proiezione di un video che ha permesso di apprezzare la bellezza di Samarcanda e altre città dell’Uzbekistan, la cerimonia si è conclusa con uno scambio di doni. Il primo cittadino ha consegnato un volume dedicato all’arte di Filippo Palizzi e dei cataloghi della città di Vasto mentre l’ambasciatore ha regalato a Menna un piatto decorato.
Ad attendere l’ambasciatore a San Salvo la sindaca Emanuela De Nicolis insieme agli assessori Eugenio Spadano, Gianmarco Travaglini ed Elisa Marinelli. L’ambasciatore ha evidenziato «l’interesse di un ulteriore avvicinamento dell’Uzbekistan all’Europa con l’incremento degli scambi commerciali e culturali» e ha spiegato come la sua nazione conti una popolazione di circa 37 milioni di abitanti e che sta vivendo un periodo di elevata crescita del tasso demografico, circa i due terzi dei residenti ha un’età inferiore ai 30 anni.
De Nicolis, nel presentare la città di San Salvo con la sua storia, ha auspicato che ci possa essere un «processo di avvicinamento tra i due paesi che tenga conto anche delle diverse realtà produttive ed economiche di questo territorio». L’ambasciatore era accompagnato da Gaetano Crisci, ingegnere nato in provincia di Chieti, che da anni svolte la sua attività professionale all’estero, in particolare nei paesi orientali, e ha gestito progetti legati ai servizi di ingegneria e management a supporto delle compagnie petrolifere, in particolare in questo ultimo periodo proprio in Uzbekistan.
