Non solo l’annessione di Montenero di Bisaccia all’Abruzzo. Francesco Menna rilancia: riunificare Abruzzo e Molise. Un’unica regione, com’è stato fino al 1963. Il presidente della Provincia di Chieti dice «sì» alla proposta del comitato che si è appena costituito al di là del fiume Trigno. Lo hanno voluto i consiglieri comunali del gruppo Montenero che Rinasce, che presenteranno l’iniziativa (non l’unica dal 2020 a oggi) il 23 marzo.
«Non ho alcun problema a dire che non solo sono favorevole all’unificazione con quel territorio, ma anche alla riunificazione tra l’Abruzzo e il Molise», dice Menna a Chiaro Quotidiano. «Abruzzo e Molise possono tornare a essere un’unica Regione per i legami che intercorrono tra questi due territori. Siamo in un periodo in cui si parla tanto di Macroregione adriatica, che comporta non solo l’unione tra Regioni vicine, ma anche con Regioni di altre nazioni. Quindi sono favorevole a un percorso che porti alla riunificazione di Abruzzo e Molise».
Cosa dice la Costituzione
Abruzzo e Molise sono state un’unica Regione nei primi 15 anni della Repubblica: l’iniziale stesura dell’articolo 131 della Costituzione, nell’elencare le regioni italiane, stabiliva la dicitura «Abruzzi e Molise». La separazione fu sancita dal Parlamento il 27 dicembre del 1963 con l’approvazione della legge costituzionale numero 3. Nel 1970 le prime elezioni nelle Regioni a statuto ordinario.
L’articolo 132 della Costituzione prevede che la fusione tra Regioni sia possibile, approvando una legge costituzionale, se lo facciano richiesta tanti Comuni che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate e se la proposta sia approvata con un referendum dalle popolazioni stesse. Il distacco di Comuni o Province da una Regione e loro annessione a un’altra sono consentiti con una legge ordinaria del Parlamento, sentito il parere delle Regioni interessate, qualora la proposta sia approvata mediante referendum dalla maggioranza delle popolazioni interessate.
Dagli anni Novanta in poi, sono state numerose le spinte alla riunificazione delle due sponde del Trigno o al distacco di alcuni comuni del Basso Molise e alla conseguente annessione all’Abruzzo. Comitati composti da associazioni, movimenti politici e cittadini non sono riusciti nell’intento di attivare la procedura. Ora l’ennesimo tentativo.