La stazione sventrata: sta nascendo la nuova Vasto-San Salvo

Spettrale oggi per diventare moderna poi. Una struttura sventrata, completamente svuotata. Ne rimangono solo pilastri e muri esterni. Tutto il resto è stato abbattuto. Si presenta così, in questi giorni, agli occhi dei viaggiatori la stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo. In corso la ristrutturazione dello scalo ferroviario inaugurato nel 1989 e rimasto uguale per un quarto di secolo. Un investimento complessivo di otto milioni di euro. A eseguire i lavori è l’impresa Codimar di Capistrello.

Il cantiere della stazione Vasto-San Salvo (foto scattata domenica 17 marzo)

Una revisione generale del fabbricato ne muterà totalmente non solo l’aspetto esterno, ma anche la ripartizione dei locali interni. Nuova immagine e migliore funzionalità. Previsti il restyling completo dei prospetti della stazione e dell’atrio di accesso, la ristrutturazione generale dei locali, la ridefinizione dei bagni, la predisposizione di spazi destinati all’informazione.

Cambierà il volto della stazione: nuovo rivestimento della facciata con pensilina antistante l’edificio e ingresso più ampio. Tutto questo attraverso la rimozione del frontone perimetrale in calcestruzzo, l’abbattimento e la sostituzione dell’attuale pensilina e dei sostegni in cemento armato, la rimozione della scala che conduce al vano tecnico in corrispondenza dell’attuale ingresso, l’ampliamento del fronte d’entrata, l’adeguamento sismico della struttura.

Sarà differente anche la distribuzione degli spazi sul piazzale con modifiche all’assetto della circolazione veicolare e ciclabile e dei parcheggi. Intanto è vietato sostare nelle vicinanze del cantiere, di conseguenza scattano le multe. Sul viale che conduce alla stazione verrà realizzata una pista ciclabile di collegamento con la ciclopedonale Vasto-San Salvo. Sul piazzale 74 posti auto pubblici più cinque riservati, due per le auto elettriche, sette per le moto, 12 per il bike sharing, 24 destinati alle bici, uno stallo per il car sharing, tre riservati ai taxi, due ai passeggeri a ridotta mobilità, due alla polfer, altrettanti agli autobus e ai van turistici. Quattro i posti dedicati al kiss&ride: la sosta breve per chi accompagna (o va a prendere) con la macchina familiari e amici alla stazione.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *