Addetto all’informazione per il Comune di Vasto, FdI: «Nel concorso tre stranezze»

Non mancano le reazioni alla notizia della pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Vasto del concorso per un posto di “Istruttore amministrativo – da assegnare all’area affari generali – profilo di istruttore addetto all’informazione”. Il bando è stato firmato dal dirigente del personale, Vincenzo Toma.

A sollevare dubbi sono i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo: «A parte la immaginifica qualifica, che, dopo la triste vicenda dei messi notificatori che tutto fanno in Municipio salvo notificare, qualifica che già di per sé fa presagire che non si tratti esattamente di un concorso aperto a tutti, alcune cose subito balzano all’occhio in questo strampalato atto 318».

Secondo i consiglieri di minoranza le criticità sono principalmente tre: «La prima stranezza: questa qualifica di “addetto alla informazione” non è richiesta in nessun concorso per addetti amministrativi di qualifica C. Il Comune di Vasto ha poi già in forza un giornalista professionista con qualifica C, che però svolge tutte altre mansioni. Perché non sfruttare quindi il giornalista già presente nella pianta organica?».

«Seconda stranezza: la determinazione 318 prescrive che la stessa debba rimanere pubblicata per 30 giorni all’albo pretorio, ma invece consultando le determinazioni figura che la pubblicazione avverrà dal 14/3 al 29/3 (e quindi per quindici giorni). Il testo, quindi, contraddice ciò che il Comune stesso sta facendo.
Infine, terza stranezza: il sindaco Menna, che sui suoi social invia ai giovani vastesi link e segnalazioni su qualsivoglia concorso nazionale o regionale (dalla Guardia di finanza alla Asl), ben si è guardato dal comunicare alla cittadinanza questo fantasioso concorso per un posto di ““Istruttore amministrativo- da assegnare all’area affari generali – profilo di istruttore addetto all’informazione”. E nemmeno il suo cospicuo ufficio stampa, messo a staff e pagato coi soldi del contribuente, ha pensato bene di comunicare qualcosa alla cittadinanza».

Giangiacomo, Prospero e Suriani

«Chi ci vuol vedere un disegno strategico per bandire un concorso “alla chetichella” può farlo tranquillamente – concludo Giangiacomo, Prospero e Suriani – Noi dal canto nostro ci limitiamo a segnalare queste stranezze che, come sempre, caratterizzano i bandi di concorso del Comune di Vasto. Nei prossimi giorni continueremo ad analizzare il bando, che appare viziato da diversi errori e illegittimità, e vedremo come procedere per tutelare i diritti di chi vorrà partecipare a questo istrionico concorso».

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