Via alla Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, chiude la Zes Abruzzo

Quella di ieri è stata l’ultima giornata di lavoro dello sportello fisico della Zes Abruzzo. Da oggi, primo marzo, l’ufficio di Pescara aperto per fornire sostegno alle aziende non c’è più, tutta la documentazione sarà spostata nella sede centrale di Roma. È l’effetto del decreto “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese” (detto anche Decreto Sud) del 7 settembre 2023 che fissava il passaggio a una Zes unica al 1° gennaio 2024, data poi prorogata al 1° marzo.

La Zona economica speciale per il Mezzogiorno sostituisce quindi le otto precedenti (Abruzzo, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Calabria, Sicilia orientale, Sicilia occidentale, Sardegna) riunendo sotto un’unica cabina di regia le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

La Zes Abruzzo è stata istituita nel 2021, ma è diventata operative nell’ottobre 2022, da allora ha processato 56 richieste di investimenti, di cui 17 portate a termine; circa 50 milioni di euro gli investimenti realizzati. La nuova cabina di regia, riunitasi nei giorni scorsi a Roma, avrà tre direttori. Le aziende dovranno rivolgersi allo sportello unico digitale.

In Abruzzo l’unica opera Zes conclusa è la rotatoria sulla Statale 16 a Punta Penna inaugurata il 13 dicembre 2023 [LEGGI].

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