Al via il restyling del simbolo di Vasto. Le impalcature davanti alla facciata principale in piazza Lucio Valerio Pudente danno il via al cantiere finanziato con 800mila euro dal Pnrr. L’intervento restituirà alla città e alla regione una facciata rimessa a nuovo, che non veniva sottoposta a tali lavori dagli inizi degli anni Novanta.
Tali lavori sono stati preceduti l’anno scorso da indagini diagnostiche per la caratterizzazione degli intonaci e individuazione di criticità autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara. Le analisi hanno permesso la caratterizzazione degli intonaci e di effettuare prove di termografia, rilievo dell’umidità e saggi stratigrafici.
L’obiettivo, come confermato dall’assessore alla Cultura, è terminare prima della stagione di maggior afflusso turistico: «Contiamo di terminare entro l’estate».
Nei giorni scorsi lo stesso Della Gatta, ha risposto in consiglio comunale all’interrogazione presentata da Alessandra Notaro, Maria Amato, Alessandra Cappa e Giuseppe Soria fornendo ulteriori indicazioni sui prossimi interventi ben più consistenti: 2,8 milioni dal Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” per lavori strutturali per la riapertura dell’ala est vista mare (e altri lavori, leggi) e 7 milioni dal Fondo per la tutela del patrimonio culturale per il consolidamento dell’edificio (leggi).
«Si stanno portando avanti tutte le attività amministrative e progettuali degli altri progetti – ha detto Della Gatta durante l’assise civica – Quelli più corposi, Nuovi fasti. Progetto di recupero, restauro e valorizzazione del Palazzo d’Avalos a Vasto (2.800.000,00 euro) e Interventi di mitigazione del rischio, consolidamento e restauro (7.000.000,00 euro), sono attualmente in una fase avanzata e in procinto di approdare, all’ente appaltante, la Soprintendenza, nella redazione progettuale definitivo-esecutiva».
«Possiamo considerare l’approvazione di questi progetti come lo snodo cruciale, il superamento del giro di boa, di tutto il lavoro da farsi, in quanto questi progetti avranno un impatto complessivo sui piani nobili, sul cortile, sui giardini, sulle altre sette facciate, esterne e interne. A marzo avvieremo una serie di tavole rotonde con operatori della cultura, realtà associative e ordini professionali al fine di divulgare l’insieme degli interventi e la nuova vocazione del più moderno e innovativo contesto museale e, più in generale, culturale di Palazzo d’Avalos nel “sistema-Vasto”».