Caterina De Marinis è “Coach of the year”: i tecnici del beach volley premiano l’allenatrice vastese

Caterina De Marinis è stata nominata “Coach of the year 2023” dalla IBVCA (International Beach Volley Coaches Association), una community che riunisce gli allenatori di beach volley di tutto il mondo. Per l’allenatrice vastese delle azzurre Marta Menegatti e Valentina Gottardi è il riconoscimento del lavoro svolto in un percorso che mira alle Olimpiadi di Parigi. Nella scelta, come si legge sui canali social di IBVCA, il focus era sui tecnici il cui lavoro ha permesso al proprio team di ottenere rilevanti miglioramenti che hanno portato al raggiungimento di importanti risultati. In campo maschile è stato premiato un altro italiano, Andrea Tomatis, allenatore della coppia della Repubblica Ceca Peruisc-Schweiner. De Marinis da due anni è a capo dello staff – in cui c’è anche Ettore Marcovecchio – delle due giocatrici di punta del beach volley azzurro, ormai ad un passo dalla qualificazione alla rassegna a cinque cerchi della prossima estate.

Che emozione ti dà ricevere questo riconoscimento, assegnato dai tuoi colleghi allenatori? «È un premio simbolico, ma essere riconosciuti per il proprio lavoro dà fiducia. La community che lo assegnato mette in risalto il lavoro degli allenatori che, in questa disciplina, spesso rischia di passare in secondo piano. Durante tutta la stagione danno attenzione agli allenatori che ottengono risultati di rilievo. Sono contenta perché la quota femminile tra gli allenatori del circuito non è elevatissima. Riuscire ad emergere in un ambiente prettamente maschile è sicuramente importante».

Questo riconoscimento è il “riassunto” dei risultati del 2023 che parlano da soli. «Sono stati risultati ottimi. Abbiamo lavorato per migliorare la stagione 2022, in cui avevamo ottenuto risultati già buoni. Migliorarsi non era semplice perché, forse, avevamo anticipato già i tempi nell’anno precedente e invece qualcosa in più l’abbiamo fatto, curando quegli aspetti su cui sappiamo di poter lavorare per crescere. Siamo contenti perché c’è stata ancora una volta un bel passo in avanti».

Le qualificazioni alle Olimpiadi si chiudono a giugno ma, classifica alla mano e con la continua progressione di crescita, siete con un piede e mezzo a Parigi. «Matematicamente non abbiamo la qualificazione in tasca, innanzitutto perché ci manca un torneo per arrivare alla soglia dei 12 prevista dal regolamento della qualificazione olimpica. E poi, incrociamo le dita che tutto vada bene. Dovremo disputare una buona stagione e l’attenzione per poterlo fare è massima».

Menegatti e Gottardi sono attualmente decime nel ranking mondiale. Con questa base di partenza viene da pensare che a Parigi non andrete certamente “solo” per partecipare. «Questo è indubbio. Ci sono tante squadre che possono arrivare a vincere una medaglia. Mi sento di dire che noi punteremo a farlo, penso che abbiamo le carte in regola per provare a porcelo come obiettivo. Sicuramente non è facile. Poi, dal dire “andiamo a Parigi puntando a una medaglia” a vincerla effettivamente c’è tanto da fare. Sono convinta che le ragazze dal punto di vista mentale siano pronte per affrontare tutto questo. C’è ancora da lavorare per migliorare alcuni aspetti, soprattutto dal punto di vista tecnico e del gioco».

Ti aspettavi un percorso così bello e di successo alla tua prima esperienza come capo allenatrice con la nazionale senior? «Ero cosciente di avere una coppia che poteva fare bene. Avevamo puntato su Valentina Gottardi, ragazza talentuosa, con un’ottima base di partenza. Quelle caratteristiche andavano fatte emergere. Non dipendeva solo dal nostro lavoro ma la maggior parte del lavoro era quello che doveva fare lei su se stessa, noi l’abbiamo solo aiutata ad emergere. Ma, se mi chiedi se quando mi hanno proposto di allenare Menegatti-Gottardi, avrei potuto pensare che ci saremmo trovate a oggi, al punto in cui siamo, ti dico che no, non me l’aspettavo».

Sta iniziando la nuova stagione che porterà all’appuntamento delle Olimpiadi. Avrete la possibilità di gestire i vostri impegni? «Sì, la nostra idea è di fare solo tornei Elite fino a prima delle Olimpiadi. Da questa settimana saremo a Tenerife per uno stage di allenamento, ci saranno quasi tutte le squadre europee. Poi torneremo lì anche nella seconda metà di febbraio, prima dell’esordio nel primo torneo stagionale a Doha. E da lì si proseguirà con appuntamenti in cui dare sempre il massimo per raggiungere i nostri obiettivi».

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