Sindacati degli inquilini: «Mai condiviso l’aumento dell’Imu deciso dal Comune»

«Leggo con stupore che il sindaco Menna avrebbe affermato che i sindacati inquilini avrebbero condiviso l’aumento dell’aliquota Imu per i contratti concordati. Smentisco tale affermazione a nome dei sindacati inquilini Ania, Federcasa-Confsal Abruzzo, Sicet-Cisl». Maria Rosa Nobilio, segretaria provinciale dell’Ania, invia a Chiaro Quotidiano la lettera da cui «si evince chiaramente che i suddetti sindacati hanno criticato tale aumento». Ieri in Consiglio comunale l’approvazione delle delibere su Imu per le case a canone concordato, imposta di soggiorno e addizionale Irpef. In aula, replicando alle critiche di Francesco Prospero (Fratelli d’Italia) e Antonio Monteodorisio (Forza Italia), il sindaco ha affermato: «Tengo a precisare che questo emendamento porta il parere favorevole dei sindacati di categoria e dell’associazione inquilini e proprietari, perché Vasto era una delle poche città in Italia ad avere l’abbattimento al 5,50. L’adeguamento, dovuto anche all’aumento dei costi e ai tagli dello Stato vede il parere favorevole di tutte le categorie, perché era diventato quasi un privilegio visto che, oltre al canone concordato, c’era questa ulteriore agevolazione che aveva solo Vasto in Italia».

La lettera

«Nella vostra nota esplicativa dell’11.12.2023 prot. 243 si specifica che l’incontro precedentemente fissato del 15 dicembre c.a. – con i sindacati di categoria della proprietà e dell’inquilinato – riguardava l’aumento della aliquota Imu dal 5,5 al 7,6 per mille per i contratti di locazione agevolati», si legge nella lettera protocollata in municipio il 13 dicembre.

«Codesta amministrazione non ha certo bisogno dell’avallo dei sindacati, che non ci sarebbe stato per gli scriventi, per stabilire l’aliquota Imu secondo le necessità di cassa. Si fa comunque presente che tutti i contratti di locazione definiti nell’anno 2023 devono godere dell’applicazione dell’aliquota del 5,5 poiché il contrario rappresenterebbe una rottura del patto con i cittadini. Si chiede, pertanto, che l’aliquota del 7,6 per mille venga applicata solo ed esclusivamente ai contratti che saranno stipulati dal 01.01.2024. Si coglie l’occasione – conclude Nobilio – per ribadire l’invito a pubblicare l’Accordo territoriale del 21.12.2024 sul sito istituzionale e procedere alla delibera di giunta di recepimento dello stesso».

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