A Tufillo anche i bambini “trainano” la farchia per tramandare la tradizione

A Tufillo la Vigilia di Natale non può non essere legata alla tradizione della farchia. Parliamo degli ancestrali riti del fuoco che anticamente, in epoca pre-cristiana, segnavano l’arrivo del “tempo della rinascita”, della stagione del risveglio del sole (con i giorni che ricominciano ad allungarsi).

A differenza di altre località, a Tufillo la farchia è singola e di dimensioni e stazza ben maggiori: un grosso tronco, con la parte finale a tre diramazioni, attorno al quale si legano altri spessi rami. Il manufatto viene assemblato dal mattino davanti alla chiesa di San Vito. Ieri sera, decine di fedeli l’hanno trasportata – come vuole l’usanza – nelle stradine del centro storico con l’obiettivo di arrivare a mezzanotte davanti alla chiesa di Santa Giusta e darle fuoco.

Durante il passaggio davanti alle abitazioni, i compaesani offrono dolci, vino e altre prelibatezza ai volontari. Questo antico rito coinvolge numerosi abitanti e richiama nel piccolo centro del Medio Vastese i tufillesi d’origine e visitatori.
L’impegno dei volontari è di tramandare la tradizione della farchia anche alle prossime generazioni. Per questo motivo da qualche anno, viene realizzata una seconda farchia in “versione ridotta” dedicata ai bambini e ai ragazzini del paese che con diligenza e dedizione ieri sera hanno portato a compimento la tradizione.

Si ringrazia Marcella Marino per le foto e video

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