Le acque sotterranee del sito sul quale potrebbe sorgere l’impianto della Metanab per la produzione di biometano almeno fino all’anno scorso erano contaminate. Lo si legge in un passaggio del giudizio positivo del comitato Via dello scorso 7 dicembre (anche se il n. di protocollo è di un giorno prima): «[…] preso atto dei superamenti delle CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione) rinvenuti nelle acque sotterranee […]».
La società in Val Sinello intende produrre “biometano avanzato in forma gassosa”, dopo la presentazione del progetto è stata l’Arta a chiedere, tra le varie integrazioni, la Relazione sulla caratterizzazione ambientale di base – Matrice ambientale “Acque sotterranee”. Il documento pubblicato solo il 6 dicembre scorso evidenzia come la analisi sui campioni d’acqua – effettuata dal laboratorio BioSan di Vasto il 21 settembre 2022 – abbiano riscontrato la presenza superiore ai limiti di legge di boro (1.340 microgr/l, il limite è di 1.000 microgr/l) e manganese (90 microgr/l invece di 50).
Il sondaggio ambientale è stato eseguito dalla Metanab in tre punti del sito individuato per la realizzazione dell’insediamento mediante perforazioni meccaniche a rotazione e a carotaggio continui. Il campione risultato contaminato proviene dal punto denominato S-1, più prossimo alla strada. La stessa società ha provveduto a comunicare tali risultati agli enti preposti per la tutela ambientale: dipartimento Territorio e Tutela dell’ambiente della Regione, servizio Tutela dell’ambiente della Provincia di Chieti, Comune di Monteodorisio, Prefettura e Arta. L’Agenzia Regionale di Tutela Ambientale in una precedente nota ha specificato che data la posizione del sito all’interno della pianura alluvionale del Sinello, il valore di fondo del manganese è di 118 microgr/l.
Pur non trattandosi di superamenti dei limiti particolarmente alti, la situazione è sicuramente da monitorare in una zona che già in passato ha fatto rilevare criticità ambientali e per la quale associazioni e comitati chiedono da tempo uno studio sull’effetto cumulo degli insediamenti presenti. La piana del Sinello è inserita tra quelle “a rischio” proprio dall’Arta nella relazione “Corpi idrici sotterranei” del 2022 così come il torrente Cena che scorre a qualche chilometro di distanza e che per anni è risultato uno dei peggiori corsi d’acqua della regione.