La protesta dei sindacati di polizia penitenziaria comincia a sortire i primi effetti. L’accorpamento di Abruzzo e Molise all’Umbria per la creazione di un nuovo Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria con sede a Perugia è «solo un’ipotesi tecnica trasmessa ai sindacati per le osservazioni», precisa il ministero della Giustizia. La notizia è riportata sul giornale online Umbria 24. «Ci sarà modo di attuare un tavolo di confronto anche con le regioni interessate». L’attuale Provveditorato comprende Lazio, Abruzzo e Molise, mentre l’Umbria è aggregata alla Toscana.

Perugia è troppo lontana, non garantirebbe «funzionalità, razionalità ed economicità». Perciò Sappe, Osapp, Uil, Uspp, Cisl, Cgil e Cnpp, sindacati della polizia penitenziaria, hanno organizzato una protesta davanti all’Aquila, davanti alla sede della Regione Abruzzo per chiedere al governo regionale di farsi sentire «con maggiore insistenza presso il ministero della Giustizia facendo modificare il decreto».
Di recente il senatore Michele Fina (Pd) ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per chiedere la modifica del decreto che ridisegna i Provveditorati. Oggi pomeriggio, Fina e il sindaco di Vasto, Francesco Menna, saranno in visita istituzionale nel penitenziario di Torre Sinello. Il personale è ridotto all’osso, gli agenti devono sobbarcarsi turni che arrivano anche a 36 ore.