Cupello e San Salvo tra i primi 10 comuni per consumo di suolo in Abruzzo nel 2021-2022

Ci sono anche San Salvo e Cupello nella classifica stilata dal Forum H2O sul consumo di suolo nel 2021-2022 su dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
A guidare la graduatoria dei Comuni nei quali in un anno c’è stato il maggior consumo di suolo sono Cepagatti e L’Aquila con 10 ettari, seguite con 8 ettari da Ortona e, appunto, Cupello. Dietro ci sono Mosciano Sant’Angelo e Spoltore (7 ettari), Roseto degli Abruzzi (6 ettari), San Salvo e Pizzoli (5 ettari) e Castellalto (4).

Tra il 2021 e il 2022 complessivamente in Abruzzo sono trasformati 149 ettari, pari a 200 campi da calcio. In termini percentuali a guidare la classifica è Pescara con il 51,51% di territorio comunale consumato, al secondo posto Montesilvano con il 34,27%, mentre al terzo sale San Salvo con il 33,62%. Vasto è invece al sesto posto in regione nel consumo di suolo complessivo al 2022 con 1.050 ettari.

Duro il commento del Forum H2O che parla di «dati deprimenti, la nuova legge urbanistica in discussione permette di consumare altro suolo peggiorando la situazione. In Abruzzo nuove costruzioni e opere per decine di ettari anche in aree vincolate: 7,5 ettari consumati in aree franose, 35,6 ettari in aree a rischio alluvione, 46 ettari in aree vincolate paesaggisticamente».

«Letteralmente sconcertanti i dati di consumo di suolo registrati da Ispra per le aree sottoposte a vincolo – aggiunge il Forum – Ben 46 ettari di aree sottoposte sulla carta a vincolo paesaggistico sono stati trasformati in un solo anno. Addirittura nel 2022 sono stati realizzati interventi su altri 7,45 ettari a pericolosità da frana (2,38 ettari in aree a pericolosità molto elevata, 2,63 elevata, 2,14 moderata e 0,3 in aree di attenzione) e su altri 35,6 in aree con pericolo di alluvione. I dati sono l’ennesima conferma che non vi è la volontà di fermare l’aggressione al territorio e al suolo, una risorsa non rinnovabile ma si continua solo con una vuota retorica».

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