Il comitato Via della Regione non ha accolto la richiesta della Cupello Ambiente di poter ricevere direttamente rifiuti da altre parti d’Abruzzo. Lo si legge nel giudizio del 5 ottobre scorso del comitato chiamato a valutare i progetti con impatti ambientali.
La richiesta era stata presentata congiuntamente, a giugno, dai rappresentanti della società concessionaria (la Cupello Ambiente) e l’allora ancora consorzio intercomunale diventato poi società Civeta. Nell’audizione del 5 ottobre scorso Maurizio Bonassisa e Francesco De Conciliis per la Cupello Ambiente e Luigi Sammartino per il Civeta hanno ribadito che «la domanda congiunta è riferita a conferimento diretto in discarica di scarti prodotti da impianti regionali di trattamento di rifiuti urbani per cui il 191212 non risulta di natura speciale».
La terza vasca è di proprietà del Civeta, ma è gestita dalla Cupello Ambiente ed è nota per il sequestro del 2019 arrivato a seguito dell’indagine della Procura di Vasto sul conferimento di rifiuti da fuori regione di cui si attende ancora l’esito.
Nelle considerazioni che precedono il giudizio, il comitato scrive:
«- la proposta progettuale riguarda l’integrazione, all’interno del provvedimento autorizzativo vigente, in capo alla Cupello Ambiente S.r.l., della possibilità di estendere il conferimento in discarica dei codici EER 19.12.12 e 19.05.03 di provenienza extra-consortile endo-regionale;
– il CCR-VIA, con Giudizio n. 3766 del 25/10/2022, ha già valutato favorevolmente la possibilità per il Consorzio Civeta di trattare e conferire in discarica all’invaso n. 3 i rifiuti aventi codice EER 19.12.12 di provenienza extra-consortile endo-regionale, fino ad un quantitativo massimo di 22.000 t/a;
– la richiesta formulata dalla Cupello Ambiente S.r.l. comporta la trasformazione dell’invaso 3 in una discarica non più ad esclusivo servizio del Polo impiantistico del Civeta srl;
– il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 110/8 del 02/07/2018, assegna la volumetria di 450.000 mc al Corsorzio Civeta (ora Civeta S.r.l.) per l’invaso n. 3».
«Valutato, pertanto, che la proposta progettuale avanzata dalla Cupello Ambiente S.r.l., non sia accoglibile, in quanto l’invaso n. 3 del Polo tecnologico del Civeta è ricompreso all’interno del PRGR e dell’Aia vigente esclusivamente come discarica di servizio del Civeta, esprime il seguente giudizio di archiviazione dell’istanza».
La vasca n. 3 è stata inaugurata nel 2016 e ha una capienza di 450mila metri cubi. Al 29 novembre 2022, risultavano conferiti in discarica 227.465,50 tonnellate di rifiuti, con una capienza residua di 215.580 metri cubi.
Nella documentazione presentata dagli ingegneri Bonassisa (Cupello Ambiente) e Sammartino (Civeta), si evidenzia come la richiesta di poter ricevere ulteriori rifiuti (sempre rientranti nelle categorie già autorizzate) sia motivata da ragioni economiche a causa del flusso attuale molto ridotto che potrebbe portare alla necessità di aumentare le tariffe. La quantità in ingresso autorizzata per il Civeta è 52.900 tonnellate all’anno, cifra che alla chiusura del 2023 – secondo le previsioni nel progetto – non sarà raggiunta.
«Il flusso dei rifiuti conferiti in discarica dal polo tecnologico consortile è molto esiguo e non copre il fabbisogno previsto nel contratto di concessione vigente. Ciò determina il configurarsi di uno squilibrio economico-finanziario che ha come effetto l’adeguamento delle tariffe di conferimento, in aumento, soprattutto nei confronti dei soci del Civeta – scrivono Bonassisa e Sammartino – Anche per evitare, dunque, il riequilibrio economico della concessione si chiede di autorizzare lo smaltimento in discarica di rifiuti extra-consortili compatibili con le autorizzazioni vigenti».