A San Salvo realizzato il primo impianto per la cremazione degli animali d’affezione

A San Salvo sta vedendo la luce il primo impianto per la cremazione di animali d’affezione. La nuova struttura è in fase di ultimazione nella zona industriale, in via Libero Grassi, in un terreno che sovrasta la Statale “Trignina”. L’investimento di circa un milione di euro è della Macpet srl, società sansalvese attiva da anni in città con centri di toelettatura e punti vendita di articoli per animali.

La vicenda sta giungendo al termine dopo un lungo e tortuoso iter autorizzativo iniziato nel 2017. Nel corso degli anni la vicenda si è intrecciata nel dibattito pubblico con quella riguardante il tempio crematorio a servizio del cimitero sansalvese e in un certo periodo si arrivò a ipotizzare tre impianti in città: quello del cimitero destinato a spoglie umane, il forno della Macpets e uno analogo a servizio del canile comunale. Quello della società sansalvese è stato poi l’unico a vedere la luce.

A differenza di un tempio crematorio per spoglie umane (che va realizzato all’interno di un’area cimiteriale), una struttura dedicata ad animali d’affezione è da localizzare all’interno di una zona industriale (in un terreno con destinazione d’uso artigianale). Il capannone, costruito ex novo, ospita all’interno il forno – arrivato nelle scorse settimane – calato dal tetto. Per tale punto d’emissione (l’impianto avrà un ciclo giornaliero di 8 ore) in atmosfera sono state necessarie le autorizzazioni dei vari enti (Arta ecc.). Le ceneri – quando non saranno richieste dal proprietario dell’animale – saranno stoccate per poi essere smaltite da ditte specializzate.

«L’iter per questo genere di impianti è molto lungo – dice il titolare della ditta Pietro Maccarone – Ad oggi siamo gli unici in Abruzzo ad aver ottenuto tutte le autorizzazioni, attualmente gli impianti più vicini sono quelli di Ancona e Barletta. Le attività riescono a prendere forma con la passione e non se si pensa solo al guadagno. Ho voluto realizzare questo progetto per fare cose nuove e arricchire il posto dove vivo contribuendo anche a un cambiamento culturale nella mentalità delle persone. Conosciamo tutti il ruolo sempre più importante degli animali all’interno delle famiglie e il loro valore sentimentale, per questo non meritano di essere trattati come un rifiuto (come avviene nell’iter classico demandato ai veterinari) o smaltiti con modalità vietate dalla legge. È una questione etica, di dignità e di ricordo, io lo definisco l’ultimo gesto d’amore nei loro confronti».
Lo stesso capannone in futuro potrebbe ospitare altre attività: «Il mio sogno è un ospedale veterinario clinicizzato. Intanto, avvieremo anche la produzione di cosmetici per animali».

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