La Gigafactory in progetto a Termoli sarà centrale per il futuro dell’automotive italiano in Europa, ma «la brutta notizia è che non ci sono notizie». Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, non usa mezzi termini. A margine del convegno di ieri in Val di Sangro, De Palma dice: Fino a quando non ci sarà un incontro in cui ci presentano un piano industriale, il numero degli occupati, il cronoprogramma per la realizzazione degli impianti, saremo in una situazione di limbo che a mio avviso è inaccettabile per i lavoratori di Termoli, per quel territorio ma anche per il Paese. Se non parte la prima Gigafactory significa che siamo fuori dal futuro dell’automotive d’Europa».
Il primo impianto per la produzione di batterie per auto elettriche in Italia sorgerà nell’attuale sito Stellantis della città molisana. L’investimento annunciato Automotive Cells Company (ACC, partnership tra Stellantis, TotalEnergies/Saft e Mercedes-Benz) nel marzo del 2022 (e confermato qualche mese fa) ammonta a 2,3 miliardi di euro, ma per adesso non ci sarebbero tempi certi per la riconversione dello stabilimento e, secondo, De Palma, questo influirà inevitabilmente sui tempi della transizione ecologica in Italia.