Nei giorni scorsi il coordinatore Fiab Abruzzo Molise, Giancarlo Odoardi, ha raggiunto San Salvo per una ricognizione delle sue piste ciclabili e per la consegna della bandiera di Comune ciclabile con di due bike smile al sindaco Emanuela De Nicolis.
«San Salvo – scrive Odoardi che ha percorso la ciclabile di via Grasceta – ha aggiunto una importante, agevole, gradevole e ben curata e segnalata infrastruttura ciclabile ortogonale, che in circa 3 km porta fin dentro il Comune, in totale sicurezza, trattandosi di pista ciclabile in sede propria. Il cromatismo blu consente di individuare facilmente il percorso che dalla SS 16, all’incrocio con via Grasceta e poi affiancandosi a questa, scavalla elegantemente la ferrovia, con un ponte di legno e metallo, supera in maniera decisamente più critica l’autostrada, e poi si snoda lungo le prime case, dell’abitato per ricollegarsi alla viabilità urbana».
Nota dolente è però il tratto di località Buonanotte che dalla stazione arriva in via Grasceta (di competenza del Comune di Vasto). Odoardi si è infatti trovato di fronte allo spettacolo indecente dell’abbandono indiscriminato di rifiuti che si estende poi anche nella strada che conduce alla zona industriale, ricadente invece nel territorio sansalvese [ne avevamo parlato qui].
Per questo il coordinatore regionale Fiab ha scritto ai sindaci di Vasto e San Salvo: «Egr.gi sindaci di Vasto e San Salvo, neanche pochi giorni orsono, in occasione di una trasferta in bici per una ricognizione lungo la costa molisana, ho avuto modo di transitare lungo la via in oggetto, spostandomi dalla stazione di Vasto-San Salvo verso via Grasceta. Ho trovato il tratto stradale, con pertinenza credo a cavallo delle due sedi comunali, in condizioni molto critiche, in alcuni tratti al limite della discarica, e comunque per quasi tutta la lunghezza interessata massicciamente dal fenomeno di littering (termine anglosassone che sta ad indicare una distribuzione sparpagliata dei rifiuti). Segnalo che fin quando la strada è percorsa in auto, la condizione di degrado viene poco percepita, soprattutto perché il transito è rapido e si è chiusi dentro l’abitacolo. Anzi, molto probabilmente è proprio quella condizione di apparente impunità (lanciare il rifiuti sapendo di non essere visti) a determinare la situazione segnalata, diversamente inspiegabile. Ma quando l’attraversamento viene effettuato in bicicletta, la criticità si palesa in tutta la sua evidenza repulsiva. Sottopongo la cosa alla Vs attenzione perché possiate procedere ad una verifica e provvedere, per quanto di competenza, ad un ripristino delle condizioni di decoro nonché a porre in atto azioni di dissuasione verso l’abbandono sconsiderato di rifiuti ovvero di maggior controllo. Certo della sensibilità di entrambe le amministrazioni verso le tematiche ambientali, dell’impegno quotidiano profuso per il governo di qualità del territorio, ben sapendo che si è di fronte a gesti incivili e irresponsabili, spero possiate per intanto provvedere, nei tempi necessari, a restituire dignità ai luoghi in essere».