Polizia penitenzaria allo stremo, Menna riceve i sindacati e convoca Consiglio straordinario

Il personale è allo stremo. Turni pesanti di lavoro per i pochi agenti di polizia penitenziaria del carcere di Vasto. Come se non bastasse, sempre più spesso i poliziotti devono subire aggressioni e intervenire a scongiurare tentativi di suicidio nel carcere di Torre Sinello. Problemi che hanno esposto stamani all’amministrazione comunale di Vasto. Il sindaco, Francesco Menna, ha promesso la convocazione di un Consiglio comunale straordinario cui saranno invitati a partecipare anche parlamentari e consiglieri regionali.

Stamattina il primo cittadino, la vicesindaca Licia Fioravante, e all’assessora Paola Cianci hanno ricevuto in municipio, nella Sala del Gonfalone, i rappresentanti sindacali degli agenti: Gino Ciampa, segretario regionale della Cgil-Polizia penitenziaria, Fabrizio Faraci, segretario della Uilpa-Polizia penitenziaria Abruzzo e Molise, Giuseppe Merola, dirigente nazionale den Cnpp (collegato da remoto), Giovanni Notarangelo, segretario locale dell’Osapp, Roberto Frangione, segretario locale Sappe, Leonardo Lizzi, segretario locale Cisl-Federazione nazionale sicurezza, e il funzionario giuridico pedagogico Lucio Di Blasio.

Giovanni Notarangelo racconta quanti sacrifici ogni giorno compiono gli agenti in servizio a Vasto nella casa lavoro con annessa sezione circondariale di Torre Sinello. I ripetuti appelli dei rappresentanti dei lavoratori sono stati ignorati dalla politica:

La vicesindaca Fioravante parla anche di altri disservizi. Non solo il personale del carcere ridotto all’osso, «ma anche l’ospedale e il tribunale, che ormai è alla paralisi, nonostante le battaglia che conduciamo da tempo».

Menna annuncia la convocazione urgente di una seduta di Consiglio comunale con la partecipazione dei rappresentanti politici del Vastese a livello regionale e nazionale:

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