Il 6 agosto a “Scrittori in piazza” Carla Maria Russo con “Cuore di donna”

Sarà Carla Maria Russo l’ospite della prossima serata di Scrittori in piazza, la rassegna culturale organizzata dall’associazione Liber e giunta alla trentesima edizione. L’appuntamento è per domenica 6 agosto, alle 21,30, in piazza Barbacani. Carla Maria Russo, autrice del romanzo Cuore di donna, edito da Piemme, dialogherà con Germana Benedetti dell’associazione culturale Liber.

«Carla Maria Russo – si legge in una nota del vive e lavora a Milano, dove ha frequentato il Liceo classico Alessandro Manzoni, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano e ha insegnato italiano e latino nel triennio del liceo.È approdata alla narrativa nel 2004, con il romanzo La sposa normanna (Piemme), vincitore del Premio Città di Cuneo, un long seller di grande successo che ha venduto centinaia di migliaia di copie.È appassionata di ricerca storica e adora le biblioteche, dove trascorre parecchio tempo.Per Piemme ha pubblicato Il Cavaliere del Giglio, L’amante del Doge, Lola nascerà a diciott’anni, La regina irriverente, La bastarda degli Sforza e I giorni dell’amore e della guerra, questi ultimi dedicati alla figura di Caterina Sforza. Sempre per Piemme, ha pubblicato Le nemiche e Una storia privata. La saga dei Morando. Nel 2018, il suo romanzo L’acquaiola è stato candidato al Premio Strega e ha vinto il Premio Pavoncella e il Premio Viadana.

Cuore di donna è ambientato a New York nel 1895. na giovane immigrata italiana di nome Maria Inez Cortese, con una terribile storia di violenze familiari alle spalle, entra in una locanda e uccide con un colpo di coltello alla gola suo marito, Cataldo Motta, l’uomo che sua madre l’aveva costretta a sposare, rinunciando al ragazzo che amava. Questa almeno è la versione che sostengono nel corso del processo i due gestori della locanda, sulla base della cui testimonianza, la donna viene condannata alla sedia elettrica e rinchiusa nel carcere di Sing Sing. Agosto 1895. A Maria Inez viene riconosciuto il diritto di ricorrere in appello. Non potendo permettersi un avvocato, la Nawsa, associazione femminile per il voto alle donne, decide di assumerne il patrocinio per salvarla almeno dalla sedia elettrica e, con una decisione che sconcerta e scandalizza, ne affida la difesa a una giovane donna, Ann Bennett, forse la prima donna degli Stati Uniti laureata in Legge e abilitata alla professione di avvocato. Attraverso momenti di forte tensione emotiva, in un alternarsi di speranze e disperazione, esaltazione e sconforto, la giovane avvocato, con l’aiuto del giornalista Charles Stevens e del poliziotto italo americano Joe Petrosino, ingaggerà una lotta contro il tempo, l’omertà, la paura, per scoprire la vera dinamica dei fatti e portarne le prove alla giuria. Un palpitante caso giudiziario, una storia umana di coraggio, di passione, di forti valori morali e civili, che conduce il lettore passo passo dentro una vicenda intricata e scabrosa e lo tiene incollato fino all’ultima pagina, anzi: all’ultima parola».

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