Scafetta: «Lascio la Vastese. In 8 anni ho dato tutto, ora mi dedico a famiglia e lavoro»

Un duo che sembrava indissolubile, tutto lasciava pensare che potesse diventare un trio pronto a riaccendere l’entusiasmo ma d’ora in avanti la Vastese, nei suoi quadri dirigenziali, non avrà più una colonna portante come Pietro Scafetta.

Dal 16 luglio del 2015, giorno della presentazione ufficiale del nuovo corso “Bolami-Scafetta” a domenica scorsa, 16 luglio, quando il copresidente era assente all’incontro decisivo con il nuovo allenatore Federico Del Grosso.

2922 lunghissimi giorni, la festa grande della prima stagione condita dalla vittoria del campionato di Eccellenza seguita da sette annate consecutive in Serie D.

Per stessa ammissione del diretto interessato ci sarebbe stata, in questi anni, l’ambizione di alzare l’asticella ma è sempre mancato il passo decisivo per volare verso la C. Una storia lunga condita da gioie, il dramma sportivo della retrocessione di due mesi fa e i tanti sforzi economici affrontati per portare avanti la baracca.

Scafetta “saluta” Bolami e Salvatorelli

Ha dato tanto alla causa biancorossa, negli ultimi anni anche su di lui si sono abbattute critiche che Scafetta rispedisce ai mittenti chiamandoli anche a un confronto, purché sia costruttivo. La certezza ora però c’è, «il mio contributo anche in questa stagione non mancherà, non sarà come quello degli anni scorsi, ora è il momento di dedicarmi a famiglia e lavoro». Parla sicuramente di anno sabbatico, augura il meglio all’attuale vicepresidente Luigi Salvatorelli in vista di un futuro dove non chiude le porte a un eventuale ritorno.

Non sappiamo cosa accadrà nella prossima estate ma Pietro Scafetta ha detto basta, dopo otto anni, nell’organigramma biancorosso non comparirà più il suo nome, per la Vastese Calcio si chiude un capitolo tutt’altro che secondario.

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