“RianimiAmo Taranta”: 10mila euro dal Comune per contrastare lo spopolamento

Si chiama RianimiAmo Taranta e ha l’obiettivo non semplice di contrastare lo spopolamento delle aree interne. Il Comune di Taranta Peligna ha pubblicato un bando che prevede un contributo fino a 10mila euro per trasferirsi, acquistare e/o ristrutturare casa nel paese che oggi conta poco più di 300 residenti.

Lo stanziamento per attrarre nuovi residenti mette a disposizione tra acquisto e ristrutturazione fino a 10mila euro a cui si somma il contributo di 2.500 euro per chi si trasferisce nei comuni montani abruzzesi. Il progetto usufruisce di un finanziamento ottenuto dall’amministrazione guidata dal sindaco Gian Paolo Rosato dal Fondo Speciale per la Montagna risultando primo nella graduatoria regionale.

Taranta Peligna

Il bando prevede la priorità per coppie giovani e con minori, soprattutto se non residenti, e per chi acquista e recupera una abitazione antica o nel centro storico (in caso di capienza saranno finanziati anche acquisti e ristrutturazioni di chi è già residente). Le risorse a disposizione ammontano a 50mila euro.
«Abbiamo sempre creduto che abitare in un comune delle aree interne significasse aumentare la qualità della vita di chi arriva e di chi è rimasto, contrariamente a quanto faccia pensare la moda dello “scappiamo in città o sulla costa” – dice Rosato – ora diamo anche questo incentivo economico, consapevoli che il mercato mobiliare permette l’acquisto di abitazioni in buono stato ad una cifra poco distante dal finanziamento. E che permette allo stesso tempo di limitare consumo di suolo nelle aree urbane e recupero della bellezza dei paesi».

«Nelle comunità delle aree interne si può sviluppare un progetto di vita fatto di benessere, di bellezza e di cultura. Qui si è parte di una comunità, non utenze di contatori», conclude il primo cittadino.

Per partecipare è possibile usare la modulistica presente sul sito istituzionale del Comune. Le domande dovranno essere presentate all’indirizzo Pec comunetarantapeligna@pec.it o a mano all’ufficio Protocollo dell’ente entro il 30 settembre 2023.

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