Borrelli chiede un sopralluogo tecnico per la situazione del torrente Appello

Nella notte tra il 14 e 15 giugno il torrente Appello, che bagna il comune di Atessa è straripato in più punti provocando danni ai terreni coltivati ed alle abitazioni, generando spavento nelle persone direttamente coinvolte e destando un comprensibile allarme nel resto della popolazione. Un primo intervento per la messa in sicurezza è già stato ultimato, un secondo sta per iniziare, tuttavia il primo cittadino Giulio Borrelli ha chiesto un sopralluogo congiunto del Genio Civile, dei tecnici della Regione e del Comune sul Torrente Appello. Il Sindaco chiede di conoscere se vanno tecnicamente pianificate, progettate e poste in essere altre azioni (e quali eventualmente) per migliorare la sicurezza del torrente lungo tutto il suo corso.

Il torrente Appello è uno dei principali affluenti del fiume Sangro, censito come acqua pubblica (G.U. del Regno d’Italia n. 265 del 13/11/1924 al numero d’ordine 53), il cui corso è stato cementificato negli anni ’80 del secolo scorso per circa 2/3 della sua lunghezza (5 Km su 8 Km) ed attraversa zone densamente popolate, in cui è presente una scuola per l’infanzia e diverse attività commerciali. Quindi, lungo tutto il suo corso esso rappresenta un ragionevole fattore di rischio e di pericolo per la pubblica incolumità ed il patrimonio.

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