Sta nascendo la Vastese di Salvatorelli. Per la panchina si pensa a Soria e Di Meo

Non c’è ancora niente di ufficiale ma a un mese dall’amarissima retrocessione la Vastese sembrerebbe a un passo da riaccendere ufficialmente i motori in vista della stagione 2023/2024.

Dopo le tante, troppe chiacchiere delle scorse settimane, la strada al momento è solo una: quella che porta verso la ripartenza affidata a Luigi Salvatorelli. Dal giorno dopo la sconfitta contro il Termoli, l’imprenditore e attuale vicepresidente, non ha mai nascosto le sue ambizioni, lo ha fatto nelle segrete stanze e anche attraverso un comunicato ufficiale.

Contatti continui con imprenditori locali e amministrazione che in questo periodo aveva sul tavolo un paio di proposte, non vastesi, ma tramontate non essendoci la volontà dell’intera attuale dirigenza di farsi definitivamente da parte.

Proprio Salvatorelli ha sempre puntato sull’orgoglio vastese, la volontà di ripartire con le giuste ambizioni dall’Eccellenza (flebile speranza di domanda di ripescaggio per la D…) anche per continuare il lavoro iniziato di nuovo, da zero, con il settore giovanile. Al momento si stanno cercando di definire gli accordi per la definitiva uscita di scena da parte dell’attuale presidente Franco Bolami, ecco perché non si può ancora parlare di passaggio di consegne certe. Nel secondo step si conosceranno i nomi che formeranno la nuova dirigenza ma nel frattempo Salvatorelli ha iniziato a muoversi anche sul fronte panchina e parco giocatori. Come allenatore i nomi che circolano con più insistenza in città sono quelli di Peppe Soria e Pino Di Meo.

Entrambi conoscono a meraviglia l’ambiente e tutti e due vengono da un ultima stagione conclusa con altrettante promozioni, il primo (vastese doc e in biancorosso da giocatore) con il Cupello in Eccellenza e il pugliese (a Vasto da allenatore e giocatore) con il Campobasso in D. Ipotesi in fase embrionale, così come l’organico che sicuramente punterà sui tanti giovani di proprietà mandati in prestito nell’ultima stagione o quelli vista all’opera nell’ultima Serie D. Chi resterà, tra gli under (e non) dovrà avere garanzie di minutaggio, altrimenti c’è chi premerà per andare altrove.

Sarà un’Eccellenza con la sfida ad altre nobili come Teramo e Giulianova, ecco perché non si potrà pensare a una Vastese in seconda fascia. Si sta per ripartire ma le ambizioni non dovranno mancare, servirà una società seria e stabile accompagnata da un organico di spessore.

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