Si è tenuto ieri, 27 maggio, nell’aula di Disegno dell’Istituto Tecnico Statale Economico “Filippo Palizzi” di Vasto, il primo tavolo di lavoro per l’avvio delle attività previste dal protocollo d’intesa tra Emily Abruzzo, Unione Nazionale Vittime e Comuni, scuole, associazioni, ordini professionali del territorio. Presenti all’incontro i referenti delle associazioni, delle scuole e di tutte le realtà coinvolte.
«Nessuno può pensare di farcela da solo», ha esordito la dirigente scolastica Nicoletta Del Re sottolineando «l’importanza del protocollo quale strumento attivo e nuovo sul territorio per rispondere ai bisogni, in continuo cambiamento, dei ragazzi e delle loro famiglie» e ricordando che «sinergia, collaborazione, condivisione siamo le costanti alla base di un lavoro che permetta di migliorare la situazione attuale».
A queste parole ha fatto eco Teresa Di Santo (presidente Emily Abruzzo e coordinatrice per l’Abruzzo di Unione Nazionale Vittime) che ha ringraziato tutti per «aver accettato l’invito a presiedere al primissimo di una lunga serie di momenti operativi finalizzati a dare concretezza a quanto previsto nel maxi protocollo firmato da tutti gli enti che hanno delegato propri referenti con il compito di prendere parte attiva nella realizzazione di obiettivi comuni e condivisi». «Siamo qui – ha proseguito – tutti con uno stesso obiettivo: intervenire sulla generazione fragile dei ragazzi, dando loro e ai genitori il giusto supporto di cui hanno bisogno. Dobbiamo collaborare con l’obiettivo di migliorare il loro modo di vivere facendo capire quanto sia importante comunicare. Puntando sulla prevenzione, sin dalla più tenera età, prima che sul problema già radicato».
Dopo aver ripercorso brevemente la storia e i diciotto anni di attività di Emily Abruzzo, Di Santo ha sottolineato come «il protocollo sia il risultato di “tanti piccoli passi compiuti negli anni”, durante i quali fondamentale è stato l’apporto di tutti gli enti e coloro che hanno collaborato dando il proprio, massimo, supporto. Speriamo che quello che abbiamo provato a seminare porti buoni frutti».
I delegati degli enti firmatari hanno esposto intenzioni, modi, mezzi, strumenti, metodologie per far fronte a finalità e obiettivi specifici elencati nel protocollo, ben sintetizzati da Linda Zara (referente del protocollo) nelle finalità generali: «rafforzare e individuare risposte integrate e complesse sulla violenza da realizzare attraverso strategie condivise».