Concorso della discordia, opposizioni compatte: convocare commissione di Vigilanza

Il concorso della discordia entra nel mirino dei consiglieri comunali di minoranza. Opposizioni compatte chiedono che approdi in commissione di Vigilanza il caso della selezione per messi notificatori che si è conclusa di recente. Concorso accompagnato da una pioggia di polemiche, soprattutto dopo che mani ignote hanno lasciato nei corridoi e nell’aula consiliare del municipio un volantino, farcito di insulti, coi nomi dei presunti vincitori (leggi). Il Comune non ha pubblicato l’identità dei vincitori, ma solo i codici numerici loro attribuiti per partecipare alle prove d’esame.

Il volantino anonimo

Una nota congiunta dei consiglieri Guido Giangiacomo, Francesco Prospero (FdI), Giuseppe Soria (Lega), Antonio Monteodorisio (Forza Italia), Alessandra Notaro, Maria Amato (La Buona Stagione), Alessandra Cappa (Per Vasto) e Dina Carinci (M5S) comunica che «i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari di opposizione, attraverso un documento firmato dai consiglieri membri della commissione consiliare di Vigilanza, hanno protocollato la richiesta di convocazione della commissione al presidente, ai sensi dell’articolo 23 del regolamento, attraverso la presente nota. A seguito di alcuni accessi agli atti sui documenti del concorso pubblico per messi notificatori, la cui graduatoria, di solo merito e senza nomi, è stata pubblicata in data 12.5.23, abbiamo unanimemente ritenuto necessario approfondire alcuni aspetti amministrativi dello stesso concorso, procedendo all’audizione di alcuni funzionari dell’Ente e del segretario generale. All’esito della commissione di Vigilanza, che speriamo venga convocata il prima possibile, torneremo a informare, se necessario, la cittadinanza».

Gli otto consiglieri chiedono alla commissione, presieduta da Vincenzo Suriani (FdI) di acquisire gli atti del concorso e convocare le audizioni del segretario comunale «quale responsabile Anac», di Stefano Monteferrante, «quale sostituto del responsabile del procedimento a seguito della sua dichiarazione di incompatibilità», oltre a una «eventuale audizione di personale in servizio all’Ente utile all’esame dell’argomento».

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