Nonostante le tante voci di possibili imprenditori interessati a creare una nuova realtà calcistica, al momento in città regna il silenzio, oltre alle voci l’unica “certezza” e che il Lanciano Calcio 1920 di Pincione non rappresenta più una piazza ed una tifoseria stanca ed offesa dal comportamento della proprietà italo-americana. A stimolare l’amministrazione Paolini è il gruppo di “Quelli che il Biondi” che chiede risposte certe per una realtà blasonata e che non merita questo silenzio. «Signori amministratori – si legge nella nota del gruppo – potreste, per favore, spiegare a noi cittadini perché a Lanciano non è possibile avere una squadra di calcio competitiva che dia lustro alla nostra comunità? Se ci guardiamo intorno vediamo che Pescara e Pineto militano in serie C, L’Aquila, Chieti, Vasto e Avezzano sono in serie D, Teramo, ed anche Giulianova, Sulmona, Avezzano, Città S. Angelo, Capistrello, Ortona, Fossacesia, Casalbordino, Castel Frentano e tante altre hanno squadre competitive.
In questo panorama regionale – continua ancora il comunicato – manchiamo solo noi che, insieme al Pescara, abbiamo militato in serie B.A chi obietta che l’amministrazione comunale non c’entra nulla con il calcio, rispondiamo che le amministrazioni per loro natura, c’entrano in tutto quello che accade nelle loro città. La crescita di una comunità, la sua visibilità e la sua prosperità poggiano su più pilastri e lo sport è uno di essi. Allora, signori amministratori, bisogna accelerare con atti concreti per riportarci la domenica allo stadio di Lanciano a tifare Lanciano. Noi pensiamo che dobbiate farvene carico per la parte che vi compete, perché noi cittadini vi abbiamo eletto anche per questo. Non è nostra intenzione polemizzare con sindaco e giunta, vogliamo soltanto che Lanciano torni ad essere grande anche nello sport e, crediamo, che anche voi ambite a segnare questo stesso gol.
