«Dall’amministrazione comunale di San Salvo solo slogan propagandistici»

«Rendiconto di gestione che difetta nel non centrare gli obiettivi riguardanti le opere che non si sono fatte e alle opere che si sono promesse». È il commento dei gruppi di opposizione di San Salvo al consiglio comunale di lunedì scorso che ha fatto registrare l’approvazione con i voti della maggioranza del documento unico di programmazione. Tra i punti della stessa assise civica la variante al piano demaniale marittimo (LEGGI).

Travaglini con Bolognese e Tascone

«Ad oggi continuiamo ad assistere solo a spot e slogan propagandistici senza sapere minimamente cosa l’amministrazione comunale guidata dal sindaco De Nicolis vuole realmente fare e quali saranno le prossime opere pubbliche certe, tanto decantate e riportate nero su bianco proprio nel documento unico programmatico».
I consiglieri comunali Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Antonio Boschetti, Emanuela Tascone, Nicola Argirò e Giovanni Mariotti individuano nei lavori in corso al quartiere Icea una delle opere dalle tempistiche non rispettate: «Opere appaltate dalla precedente amministrazione a ridosso della campagna elettorale che dovevano essere riconsegnate a novembre 2022, ma che ad oggi oltre ad essere in fase di esecuzione non si sa neanche se per la fine dell’anno saranno riconsegnate alla città e ai cittadini».

Poi le opposizioni citano anche i lavori alle strade e la riqualificazione del lungomare: «La stagione estiva è alle porte e non sappiamo ancora se il lungomare sarà terminato o se i fruitori della spiaggia saranno costretti a transitare dentro un cantiere per raggiungere la battigia. Ancor più grave è la manutenzione stradale che versa in condizioni fatiscenti a causa di cantieri aperti senza una logica».

Infine, la scuola di Sant’Antonio: «Si parla poi da tempo dell’abbattimento e della ricostruzione della scuola di Sant’Antonio e ieri, dopo la nostra interpellanza, veniamo a conoscenza che i lavori in procinto di appalto riguarderanno solo la parte dove oggi c’è la scuola materna, tralasciando dunque ed ignorando il disagio che arrecheranno ai bambini e alle maestre della scuola primaria.

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