I redditi tornano a salire, ma a velocità differenti. La situazione in Abruzzo e nel territorio

Dopo la flessione del 2020, i redditi medi in Italia tornano a salire ma non con la stessa velocità. Abbiamo analizzato i dati del ministero delle Finanze (Mef) elaborati da Il Post riferiti alle dichiarazioni del 2022 (corrispondenti quindi all’anno d’imposta 2021; tutti i dati sono consultabili sul sito del Ministero): da una parte evidenziano una risalita dei redditi medi, ma dall’altra la persistenza di un’Italia a due marce, non solo i redditi nelle regioni meridionali sono nettamente più bassi, ma anche la crescita dell’ultimo anno – con un parziale ritorno ai livelli del 2019 – è più risicata nelle regioni centrali e, soprattutto, del Sud.

La risalita nei redditi può essere motivata con la forte riduzione (ma non completa) nel 2021 delle restrizioni per contrastare la pandemia che hanno inevitabilmente influito negativamente su numerosi settori lavorativi. Di contro, però, c’è l’ormai nota contestuale salita generale dei prezzi dovuta a diverse cause tra le quali le conseguenze della guerra in Ucraina.

L’Italia divisa a metà è bene evidente nella colorazione della seguente mappa interattiva realizzata da Sky Tg24 sugli stessi dati presi in esame.

Lo sbilanciamento si può osservare guardando, ad esempio, i redditi medi dei capoluoghi di regione. A guidare la classifica è Milano con 33.703 euro di redditi medi dichiarati; l’anno precedente era di 31.778. Un incremento di poco meno di 2mila euro (1.925 €) che non ha pari negli altri capoluoghi, il secondo è, ad esempio, Genova con 1.164 € di differenza tra i due anni presi in considerazione.
Dopo Cagliari al sesto posto (24.574 euro), per trovare un’altra località del Sud bisogna scendere al 13° posto dove troviamo il nostro capoluogo, L’Aquila, con un reddito medio di 21.861 euro. Leggermente sotto c’è Perugia seguita, poi, dai restanti capoluoghi di regione del Meridione. Nel grafico è possibile vedere come si assottiglia anche l’incremento tra il 2020 e il 2021.

Cliccare sul grafico interattivo per il dato dei singoli comuni:

L’ABRUZZO – Per quanto riguarda le località abruzzesi, ha fatto notizia il comune dal reddito più alto: Scoppito (Aq, poco più di 3mila abitanti) con 22.710 euro. Per avere una fotografia della distribuzione della ricchezza in Abruzzo abbiamo preso in considerazione i centri con almeno 10mila abitanti. Ai primi quattro posti abbiamo i capoluoghi: L’Aquila, già citata in precedenza, Pescara (21.411 euro), Teramo (20.355 euro) e Chieti (20.122). All’ottavo posto – dopo Avezzano, Francavilla al Mare e Sulmona – troviamo Lanciano con un reddito medio dichiarato di 18.886 euro, a brevissima distanza segue Vasto con 18.805 euro. I principali poli industriali della provincia si piazzano al 18esimo posto (Atessa con 17.290 euro) e al 22esimo (San Salvo con 16.337 euro).

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Infine, aumentando il livello di dettaglio ai singoli comuni del nostro territorio di riferimento (con l’aggiunta di Termoli per un confronto con una località extra-regionale paragonabile a quelle della costa abruzzese), il divario prima individuabili tra Settentrione e Meridione qui si ritrova tra la costa e l’entroterra, soprattutto quello montano. Da citare Castiglione Messer Marino che da un reddito medio dichiarato nel 2021 di 13.169 euro, è passato ai 14.372 euro medi della dichiarazione del 2022: un incremento 1.203 euro, superiore anche a città molto più grandi e ricche.

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