«Rimango sconcertato leggendo le dichiarazioni alla stampa dell’assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba – afferma Verna – che, ormai quasi rassegnato, lascia intendere la volontà di rinunciare al finanziamento, almeno per il nido “La Campanella”, in attesa di nuove disponibilità di fondi con cui finanziare i costi per la demolizione stimati in circa 600mila euro. Ritengo che perdere quei finanziamenti sarebbe un errore. A maggior ragione ora che il governo ha annunciato importanti proroghe per i progetti Pnrr: l’aggiudicazione dei lavori è stata posticipata al 20 giugno e l’avvio dei lavori al 30 novembre 2023». A dirlo è il consigliere di minoranza ed ex assessore ai Lavori Pubblici, Giacinto Verna, riferendosi alla costruzione dei nuovi nidi comunali “La Campanella” e “Il Sorriso”.
«Le difficoltà nella messa a terra dei progetti del Pnrr ci sono in tutti i comuni d’Italia – continua Verna – ma il Comune di Lanciano aveva un vantaggio che è stato bruciato nel corso del 2022. Questa amministrazione ha avuto un anno di tempo per trovare, se lo avesse davvero voluto, i soldi necessari per le demolizioni. Invece ha prima perso tempo per cercare un’area dove delocalizzare “La Campanella” e poi ha approvato i progetti esecutivi, insieme alle demolizioni, solo alla fine del 2022. In più di un’occasione, in consiglio comunale, il sottoscritto aveva sottolineato la necessità di affrettarsi rispetto a tutte le progettualità del Pnrr, compresi i due nidi, il che significava anche trovare i soldi per finanziare il progetto delle demolizioni. Invece nel bilancio di previsione 2022 questo non è stato fatto. Se fossimo stati riconfermati alla guida della città, avrei fatto inserire nel bilancio di previsione 2022 i 500mila euro necessari oppure avrei attinto da appositi capitoli di bilancio per andare a finanziare le demolizioni. Questo ci avrebbe permesso di mettere nel bilancio di previsione 2023 (su questo punto, al momento, ci risulta che l’attuale giunta sia in alto mare) ulteriori soldi alla luce dell’aumento dei costi che si è registrato nell’ultimo periodo. Nonostante l’ottimo lavoro degli uffici, questa giunta di destra ha sottovalutato questo aspetto e continua a farlo. Il problema sta tutto nella cattiva programmazione: si erano presentati come quelli capaci ed invece continuano ad accumulare ritardi».
«Non è questo il momento di rinunciare a strutture per l’infanzia – sottolinea Verna – lo stesso governo Meloni (FdI è il partito dell’assessore Bomba) sta provando a portare avanti politiche di sostegno alle famiglie e alle donne che lavorano, per contrastare la denatalità e combattere la disoccupazione femminile. E il Comune di Lanciano che fa, rinuncia a due strutture già finanziate? Mi auguro che questo non avvenga, anche perché nessun altro progetto per la realizzazione di nuove scuole dell’infanzia è stato portato avanti da questa amministrazione comunale. Anzi, gli unici cantieri aperti, da due anni a questa parte, sono quelli ereditati dalla precedente amministrazione, dalla bonifica della ex discarica di Serre alla torre-ascensore nel parcheggio di Sant’Egidio alla nuova scuola dell’infanzia di piazza Cuonzo».