Oggi pomeriggio, lunedì 15 maggio nella chiesa parrocchiale del “Sacro Cuore” si sono tenute le esequie di Giuseppe D’Aloisio, ex dipendente Sevel ma soprattutto allenatore di calcio nei settori giovanili di diverse società calcistiche della città e del comprensorio. A dare l’ultimo saluto a mister “Peppino”, com’era affettuosamente chiamato dai suoi ragazzi, una folla commossa di amici, ex colleghi, dirigenti e soprattutto atleti. La sua improvvisa scomparsa avvenuta sabato scorso, ha profondamente scosso il calcio abruzzese. Nei lunghi anni da allenatore e formatore D’Aloisio ha cresciuto centinaia di ragazzi, oggi uomini che, non senza commozione, hanno voluto abbracciarlo per l’ultima volta in un piovoso e freddo pomeriggio primaverile.
La chiesa del “Sacro Cuore” nel quartiere di Olmo di Riccio dove Giuseppe D’Aloisio era cresciuto da giovane, ha contenuto a fatica le centinaia di persone a cui Peppino aveva negli anni donato amicizia, positività e rispetto. Quegli stessi valori umani e sportivi che al termine dell’omelia di don Nicolas Gadesseh, un giovanissimo calciatore dell’Union Fossacesia (società per la quale D’Aloisio lavorava da due anni) ha voluto ricordare leggendo un breve ma sincero messaggio. «Il tuo sorriso, la tua gentilezza e bontà erano contagiose, ci hai insegnato ad essere uomini prima che calciatori facendo apprezzare il valore del rispetto dell’avversario, cercando di migliorarci sempre credendo in noi al di là delle vittorie e delle sconfitte. Il tuo cuore ha smesso di battere ma il tuo sorriso e i tuoi insegnamenti vivranno in noi, ed ogni volta che scenderemo in campo il primo pensiero sarà per te». Dei palloncini neroazzurri, colori della sua amatissima Inter, hanno salutato l’ultimo viaggio di Peppino verso il cimitero comunale.