Vacanze in bici, le opportunità turistiche del Giro d’Italia

Un’occasione per il territorio da cogliere non solo nei giorni dell’evento ma anche nel futuro di tutta la costa. Partendo dal Giro d’Italia e dalla Grande Partenza che vedrà Fossacesia protagonista sabato 6 maggio, nel Supporter Hotel, stamattina si è parlato di mobilità dolce nell’esperienza dei viaggiatori italiani. I dati esposti sono quelli di un’indagine di Confcommercio-Swg dal titolo “Un’estate in rosa: bicicletta e Giro d’Italia nelle vacanze 2023 degli italiani“, sulle vacanze in bicicletta che ci ha riconsegnato un’immagine degli Italiani come popolo di ciclisti. Ad illustrare numeri e prospettive future ci hanno pensato Riccardo Grassi, head of research SWG e l’esperta e docente Treccani Accademia, Flavia Coccia, moderati dalla giornalista Francesca Manzone.

17 milioni di famiglie hanno una bicicletta, 3 milioni la usano tutti i giorni e una famiglia su 10 oggi possiede un’e-bike. «Il turismo non può non tenere conto dell’enorme opportunità di sviluppo connesso a questo trend – dice Grassi -: oltre 22 milioni di italiani hanno utilizzato la bici qualche volta in vacanza nel biennio 2021-2022, soprattutto in destinazioni balneari e luoghi immersi nella natura». E nella piccola percentuale che dice no alle due ruote, tra le motivazioni ci sono le difficoltà dei territori ad accogliere questo nuovo tipo turismo. «Come ostacolo alla vacanza su due ruote, gli italiani additano nel 24% dei casi, la difficoltà di trasportare la propria bicicletta dal luogo di residenza a quello di vacanza, ma anche la mancanza di punti di assistenza, di centri di noleggio e il loro costo», dice l’indagine. In questo contesto non può dunque stupire la passione degli italiani per il Giro d’Italia.

«Tra le motivazioni che portano gli italiani a voler assistere live una tappa del Giro c’è la volontà di scoprire un posto nuovo, anche per il futuro e per tutti gli eventi collaterali legati al Giro che facciano girare economia nel territorio», dice ancora Grassi. Il Giro si rivela sempre un potente driver di turismo interno, uno strumento promozionale altamente efficace, soprattutto per le destinazioni che sapranno essere coerenti, riunendo operatori e decision maker privati e pubblici intorno a progetti di sviluppo della mobilità dolce, che poi si traduce in percezione positiva della qualità della vita per tutti, turisti e residenti.

In questo scenario si inserisce la Costa dei Trabocchi che, oggi più che mai, è un brand che identifica un territorio in modo inequivocabile. «La bici non è più da considerarsi come un mezzo di spostamento per poveri – afferma Flavia Coccia -, ma come una vera e propria opportunità di sviluppo, turismo ed economia che un territorio come la Costa dei Trabocchi che, anche grazie al Giro, deve cogliere e continuare a sponsorizzare in tutti i modi possibili».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *