«Da parco a parcheggio. Destino di una villa di primo Novecento»

Pubblichiamo questo testo del professor Luigi Murolo sul destino del villino Ritucci-Chinni, ex sede della Scuola civica musicale.

Che strano! Mi è capitato di sognare un’animata discussione in cui uno dei due diceva all’altro:
“Anche se non hai eredi e sei benestante, non devi mai fare l’errore di donare al comune di Vasto il tuo villino di campagna con il parco ad esso connesso”.

“E perché mai?”, risponde l’altro, stupito!

“Per il fatto che può capitare ciò che è accaduto a villa Paradiso”.
“Dove. In cielo?”.

“No! In terra. E’ l’antico Parco con villino annesso che il dr. Francesco Ritucci-Chinni (Franz, per gli amici, figlio dell’ex-sindaco don Florindo), ha donato al Comune), per dare una sede dignitosa alla Scuola Civica musicale e dotarla di verde per manifestazioni musicali”.

“Ah! Un nobile gesto”.

“Nobilissimo!”, risponde l’altro. Solo che l’Amministrazione corrente ha deciso di cancellare il parco, abbattendo i pini e trasformarlo in parcheggio con relativa via di accesso. Hai capito? Del resto, parcheggio è un derivato di parco. Alla fin fine, sono la stessa cosa! Non ti pare?”.

“E il villino?”.

“No. Non ti preoccupare. O lo si lascia in abbandono oppure verrà trasformato in qualche altra cosa. Qual è il problema! Anzi. Vuoi sapere di più? Il vecchio ex-sindaco, autore di delicate canzoni dialettali, utilizzava la sua proprietà per organizzare feste sociali con associazioni come la Società Operaia dove un’orchestrina di ottoni, violini e chitarre allietava le giornate. Vedi la foto?”.

“No! Non è possibile! Non ci posso credere! Una storia novecentesca così densa di socialità, tempo libero e cultura trasformata da pieno in vuoto. Con un semplice gioco di parole il parco diventa parcheggio! No! Inaccettabile! Hai ragione! Al comune di Vasto non va donato niente. Inviterò possibili altri donatori a fare lo stesso… . Mai più! Mai più. Come l’ossessivo “Nevermore” ne “Il Corvo” di Egar Allan Poe”.

Ecco che all’improvviso mi sono svegliato troncando la voce adirata del donatore mancato. Peccato! Mi sarebbe piaciuto ascoltare la conclusione. Ma mi pare evidente. Una cosa però posso fare. Trovare la foto citata nel testo e pubblicarla.

Luigi Murolo

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