Incuria, igiene e viabilità sono solo alcuni dei problemi che saranno sollevati nel consiglio comunale di domani nell’interrogazione a firma Aruffo, Cotellessa, Verna e Furia sui quartieri storici della città. «Vanno riconosciuti gli errori passati, antichi e recenti, che richiederebbero oggi svolte coraggiose, coinvolgendo i cittadini nelle scelte e nell’attenzione per gli spazi cittadini.
Va data una direzione specifica al progetto strategico futuro della città, con attenzione agli arredi urbani e alle aree verdi, iniziando a decongestionare gli spazi più belli, con scelte coerenti di mobilità, migliorando la rete di connessione con la periferia e le contrade – afferma in una nota la consigliera di Lanciano per Tutti e portavoce di Europa Verde Frentania, Rita Aruffo -. Ed è proprio nell’ambito di questa convinzione che, sollecitati da tanti cittadini, abbiamo presentato un’interrogazione per richiamare l’attenzione sulla cura dei quartieri storici».

Al sindaco Paolini ed all’intera maggioranza sarà chiesto conto dello stato della pavimentazione nel quartiere Borgo, in particolare in piazza del Malvò, «ridotta in stato pietoso, tanto da costituire un pericolo – si legge nell’interrogazione -. La necessità nel quartiere Borgo di una adeguata segnaletica stradale, auspicabilmente con parcheggi a tempo limitato per i non residenti». Si parlerà poi della situazione igienica del quartiere Sacca dove, soprattutto in prossimità del palazzo Berenga, lo stato di abbandono ed incuria con ratti e guano dei piccioni sono problemi con cui gli abitanti lottano ogni giorno. «Porteremo infine all’attenzione del consiglio comunale la fastidiosa e incurante pratica del “rappezzo”, con le incongrue piccole sistemazioni in cemento o asfalto su sanpietrini e lastroni della pavimentazione dei quartieri storici, con un effetto deturpante sull’unicità e la bellezza della città. Queste – conclude la nota – alcune delle domande con le quali si sollecitano con forza, cura, attenzione e interventi che rendano più belli i quartieri e la città tutta, perché è indubbio che la parte storica della città è un bene prezioso, attrattivo e con un potenziale turistico ancora inespresso».