«Miasmi a Punta Penna, prima dell’estate l’app per segnalarli»

Un’app per consentire ai cittadini di segnalare i cattivi odori nell’area industriale di Vasto. L’iniziativa è dell’Agenzia regionale di tutela dell’ambiente dopo segnalazioni e proteste delle scorse settimane riguardo ai miasmi a Punta Penna, dove coesistono fabbriche, case popolari e la spiaggia sa cui inizia la Riserva naturale di Punta Aderci. «L’Arta accelererà un iter che avrebbe comunque portato il Nose (Network for odour sensitivity, n.d.r.) nell’area di Punta Penna entro l’estate». Lo annunciano il direttivo cittadino e il gruppo consiliare della Lega, che tornano a polemizzare contro il sindaco di Vasto, Francesco Menna, accusandolo «di amnesia, perché esponenti del Carroccio a quel sit-in sui miasmi a Punta Penna erano presenti, ma forse il primo cittadino, impegnato a lanciare la sua campagna elettorale per le regionali, aveva occhi per tutt’altro. E forse proprio in questo trovano radici le continue accuse alla Regione che oggi, invece, è impegnata ad agire per iniziativa propria per verificare attraverso l’Arta se vi siano rischi per la salute pubblica, mentre nei 5 anni di presidenza D’Alfonso, di assessorato Paolucci e del capo segreteria Menna ha latitato».

Vasto, Punta Penna: porto, quartiere Ater e zona industriale

Secondo il partito di Salvini, «pare quantomeno superficiale non essere informato delle mosse dell’Arta ed appaiono questi sì senza cognizione di causa la sparuta chiamata alle armi dei sinistri e il successivo previsto incontro in Comune. L’Arta accelererà un iter che avrebbe comunque portato il Nose nell’area di Punta Penna entro l’estate, ma il sindaco di Vasto, che a suo dire è fortemente interessato alla questione, forse lo ignorava. Una iniziativa portata avanti proprio da quella Regione a trazione centrodestra di cui la Lega fa parte.

E se lo stesso Menna, come da noi già riportato, sottolinea come le rilevazioni dell’Arta diano continuamente esito negativo sui parametri di tossicità, quali sono le ragioni che si nascondono dietro questo improvviso risveglio attenzionale, dopo l’ospedale, verso la questione se non quella di una campagna elettorale volta a lasciare lo scranno sindacale della sua ‘amata’ Vasto per provare ad accasarsi all’Emiciclo?

Tanta è la foga di questa rincorsa che Menna ha fatto finta di non vedere neppure la mano tesa dalla Lega Vasto, che ha molto di costruttivo rispetto ai verba pronunciati ai quattro venti da Menna & C., pronta a sostenere in sede consiliare eventuali iniziative dal noleggio o acquisto di centraline fino all’affidamento in consulenza di misurazioni continue, facilmente realizzabili vista la salute dei conti dell’Ente secondo quanto il primo cittadino va affermando».

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