L’Aquila, la notte del ricordo delle 309 vittime con un pensiero a Turchia e Siria

Quella appena trascorsa è stata per L’Aquila la notte del ricordo. Quattordici anni fa, alle 3.32 del 6 aprile 2009, una fortissima scossa di terremoto, dopo le tante dei mesi precedenti, provocò la devastazione del territorio e la morte di 309 persone. Dopo le celebrazioni del pomeriggio, a cui hanno partecipato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ieri sera alle 21.50 è partita la fiaccolata per ricordare le vittime del sisma. Da via XX Settembre, di fronte a palazzo di giustizia, il lungo corteo ha percorso le strade della città, fino a raggiungere il Parco della Memoria in piazzale Rodi. C’è stata la sosta davanti alla Casa dello Studente, nel cui crollo persero la vita tanti ragazzi e ragazze che frequentavano l’università dell’Aquila.

La fiaccolata di quest’anno è stata vissuta nel segno del legame con le popolazioni di Turchia e Siria, colpite da un devastante terremoto. Prima dell’avvio, il sindaco Pierluigi Biondi ha incontrato Hasan Enes Maboçoglu, primo segretario dell’ambasciata turca in rappresentanza dell’ambasciatore, che ha preso parte alla fiaccolata. Il braciere, installato all’interno della fontana che si trova al centro del Parco, è stato acceso da due donne, Cansu Sonmez, ricercatrice di nazionalità turca, dottoranda al Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, e Rasha Youssef, siriana, ingegnere chimico industriale, che lavora da diversi anni in città, operando anche presso l’università. «Una scelta – spiega l’amministrazione comunale – per testimoniare la vicinanza nei confronti delle popolazioni di Turchia e Siria, colpite dal sisma del 6 febbraio scorso, in ragione della sensibilità che la comunità aquilana ha maturato a seguito della calamità che l’ha colpita 14 anni fa».

Dopo l’accensione del braciere, sono stati letti nuovamente i nomi delle 309 vittime.

Tanti i comuni che hanno aderito all’iniziativa Accendi la tua luce. In segno di vicinanza alla popolazione aquilana i sindaci – così come tanti cittadini – hanno acceso luci e candele davanti ai Municipi.

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