Con la sconfitta di domenica (secco il 3 a 0 inflitto dall’Ovidiana Sulmona) il Lanciano Calcio 1920 è ufficialmente retrocesso in Promozione, toccando (si spera) il fondo al termine di una stagione che definire “tribolata” è riduttivo. Ma il brutto momento del calcio frentano non riguarda solo il calcio ma tocca direttamente anche l’amministrazione cittadina che con un breve ma secco comunicato ha voluto, ancora una volta, prendere le distanze dall’attuale proprietà italo-americana di Max Pincione.

«Ci appelliamo – affermano il sindaco Filippo Paolini e l’assessore allo Sport Danilo Ranieri – alla proprietà o presunta tale, ovvero ai rappresentanti della società dilettantistica Lanciano 1920 affinché, dopo questa retrocessione, si congedino non solo da questa categoria regionale ma, in generale, dal calcio lancianese, diffidandoli dal continuare ad utilizzare il nome di Lanciano nei loro eventuali programmi. La vicenda del “1920” è stata alquanto controversa ed è inutile attardarsi a parlarne con la città che ha dato più volte fiducia a queste persone venendo puntualmente tradita. Il Comune di Lanciano, in base alla convenzione d’uso dello Stadio Biondi (restituito purtroppo in pessime condizioni lo scorso giugno) negli anni scorsi ha dovuto pagare tutte le utenze, senza alcun ritorno, nemmeno in termini di socialità alla pratica sportiva essendosi perso anche il settore giovanile che per fortuna, cammina autonomamente e con i contributi di altre società calcistiche locali.
Il rapporto con la città e con la tifoseria è finito da tempo – sottolineano i due amministratori e l’invito a questi signori è quello di evitare di continuare ad utilizzare la loro matricola federale da queste parti e soprattutto di continuare ad utilizzare il nome della Città di Lanciano. Si eviti ulteriore mortificazione al nome ed alla dignità calcistica della nostra città Rassicuriamo i tifosi che stiamo lavorando, da tempo, in silenzio e senza promesse di sogni, per cercare di stimolare e trovare possibili programmi, concreti e di prospettiva per dare un futuro al calcio rossonero».